PALERMO – Due cooperative e una srl che gestiscono una creperia e un centro sportivo sono finiti sotto sequestro. L’ipotesi è che siano state intestate ad alcuni prestanome. Da qui l’accusa di intestazione fittizia di beni. Non c’è l’aggravante dell’articolo 7, quella contestata a chi favorisce Cosa nostra perché colui che viene indicato come il titolare di fatto delle due attività, Giovanni Sammarco, è uscito indenne da un processo per mafia.
Il provvedimento della sezione Misure di prevenzione del Tribunale ed eseguito dal nucleo di Polizia di tributaria della Guardia di finanza riguarda la Cooperativa Sole che gestisce dei campi di calcetto al civico 5630 di viale Regione Siciliana, non lontano dall’ospedale Cervello, la coop Sweet e la società BlueJack con sede in via Carducci, la strada che dà il nome ad una nota creperia palermitana. I campi di calcetto sarebbero stati fittiziamente intestati a Rosario Vadalà, anche lui come Sammarco raggiunto dal provvedimento di sequestro chiesto e ottenuto dai pubblici ministeri Lia Sava, Dario Scaletta e Marco Verzera.
I difensori degli indagati, gli avvocati Alessandro Campo e Jimmy D’Azzò preferiscono non rilasciare dichiarazioni sul provvedimento “di cui – dicono – non abbiamo ancora analizzato il contenuto”.
Il sequestro delle attività, che sono state affidate ad un amministratore giudiziario, si basa anche sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Manuel Pasta che raccontò i segreti del clan di Resuttana di cui faceva parte. Le sue dichiarazioni hanno fatto condannare una decina di imputati, ma non Sammarco. Sono bastate, però, a fare scattare le indagini patrimoniali. “E’ Enzo Sammarco – diceva Pasta a cui veniva mostrata una fotografia – ma si chiama Giovanni. È uomo d’onore di Resuttana (accusa che però non ha retto al vaglio dei giudici ndr). Accompagnava Bartolo Genova negli appuntamenti. Ne ho già parlato più volte con riferimento a diverse attività illecite. È intestatario fittizio dei campi di calcio vicino all’ospedale Cervello”. In un altro verbale precisava: “Enzo Sammarco è il vero proprietario dei campi di calcetto accanto al Toys Park, zona Cervello. Non ricordo come si chiama il proprietario fittizio ma è lo stesso del Nuovo Carlotta”. Dagli accertamenti è emerso che il locale di cui parlava Pasta era riconducibile a Rosario Vadalà, nome noto a Palermo nell’ambito del calcio a 5.
Non sono gli unici locali su cui indaga la magistratura. Sempre Pasta ha raccontato, infatti, che ci sarebbe il clan di Resuttana dietro una sfilza di attività commerciali per le quali sono però ancora in corso le verifiche investigative.