Maggio si apre ‘nel segno’ dell’instabilità a livello meteorologico, che dovrebbe proseguire almeno fino a metà mese. Dopo un inizio di aprile che aveva fatto parlare di ‘anticipo d’estate’, la neve sulle Dolomiti, il ‘freddo’ anomalo e le piogge in diverse zone del Paese confermano le ‘stranezze’ meteorologiche di questa primavera. Principale ‘imputato’ di questi ‘sali-scendi’ delle temperature e in generale dell’estrema variabilità del tempo è, come ha spiegato Gianni Messeri, ricercatore del Cnr Ibimet, “il vortice polare stratosferico, che per i 60 giorni successivi alla sua formazione, avvenuta a fine febbraio, ha un impatto sulla circolazione atmosferica nei bassi strati”. “I segnali stratosferici – ha aggiunto – favoriscono la circolazione da Nord a Sud, richiamando quindi aria fredda, o da Sud a Nord, richiamando invece aria calda. Tutto, in definitiva, dipende da come si posizionano i blocchi dell’alta pressione”. Proprio il ‘blocco’ di alta pressione che si è posizionato tra le isole britanniche e la Scandinavia è il ‘responsabile’ del richiamo di aria fredda sia negli strati superiori o inferiori dell’atmosfera. Il flusso di aria fredda ha investito anche l’Italia, con neve sulle Dolomiti e, nei prossimi giorni, anche sull’Appennino Toscano a 1.700-1.800 metri, quota insolita per il periodo.
Le previsioni per i prossimi giorni indicano che l’instabilità è destinata a proseguire. Fino a giovedì, in particolare, riguarderà il Centronord, mentre andrà un po’ meglio a Sud. Dopo una pausa venerdì, una nuova perturbazione porterà piogge nel weekend, sabato al Nord ed in parte del Centro e tra sabato e domenica al Centro ed in parte del Sud. “Nelle settimane successive – conclude Messeri – permarrà un’instabilità pomeridiana legata allo sviluppo di calore. Il cielo più sgombro, l’aumento della temperatura durante il giorno e l’umidità legata alle piogge precedenti causeranno la formazione di temporali pomeridiani”. (ANSA).