Catania, maltempo sul litorale ionico: gli interventi della politica

Maltempo e alluvione sul litorale ionico: gli interventi della politica

Barbagallo, Falcone, Antoci.
CATANIA
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CATANIA – Sono diversi gli interventi istituzionali e del mondo politico isolano (e non solo) su quanto accaduto nelle scorse ore. Le conseguenze di maltempo e alluvione sul litorale ionico hanno generato una ridda di prese di posizione.

Falcone (FI-PPE): “Vicini alle comunità colpite”

“Voglio esprimere tutta la mia vicinanza umana alle comunità della costa orientale della Sicilia colpite nelle ultime ore da pesantissime precipitazioni. Non si hanno notizie per fortuna di danni a persone, ma la forza delle acque innescata dai nubifragi ha provocato seri danni a cose, a immobili, alla viabilità e in diversi quartieri nell’area jonica fra Acireale, Giarre e Riposto”.

A parlare è l’eurodeputato di Forza Italia-PPE Marco Falcone. Che prosegue: “Si è trattato di precipitazioni estreme che, come avvenuto in altre parti d’Italia e d’Europa in queste settimane, hanno messo a nudo la fragilità del territorio.

Siamo impegnati in UE per mobilitare strutturalmente ingenti risorse, come già avvenuto con il Fondo di Solidarietà a settembre, in aiuto di quei territori colpiti da alluvioni e inondazioni che appaiono connesse agli effetti del cambiamento climatico”.

Barbagallo (Pd): “Appello al ministro Musumeci”

“Fiumi esondati, decine di interventi da parte dei vigli del fuoco per salvare cittadini bloccati in casa o nelle auto in panne, automobili trascinate in mare dalla furia dell’acqua, argini distrutti, imprese e attività commerciali allagate e vie di comunicazione inagibili”. A dirlo è il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenuto su maltempo e alluvione nella provincia etnea.

Ed ancora: “Piove in queste ore nella Sicilia orientale, ed è un bollettino di guerra, una vera apocalisse ciò che succede nel Siracusano e nelle zone del Catanese, a Riposto, Santa Venerina, Giarre, Acireale, Aci Sant’Antonio. I sindaci sono in allarme, ieri le scuole sono state chiuse per motivi di sicurezza. I danni sono ingenti ma ancora è impossibile quantificarli. Servono misure urgenti di assistenza alla popolazione e per la messa in sicurezza di abitazioni e attività commerciali”.

Infine: “Rivolgo un appello al ministro della Protezione civile Nello Musumeci che da siciliano – prosegue – conosce bene la situazione: non si può perdere altro tempo, servono interventi concreti per assistere la popolazione e ripristinare la sicurezza dopo l’esondazione del torrente Babbo, nel Catanese.

È chiaro che la mancata manutenzione dei fiumi e degli argini e gli scarsi o inesistenti finanziamenti sul dissesto idrogeologico portano alle drammatiche conseguenze che stiamo vivendo in queste ore.

Mi auguro che, proprio mentre si discute di mance, mancette e risorse pubbliche per finanziare sagre e associazioni con affidamenti diretti senza bando, il governo regionale si attivi con urgenza e intervenga concretamente prima che le conseguenze siano irreparabili e ancora più gravi”. 

Antoci (M5s): “In Sicilia è ancora emergenza

“Nella Sicilia orientale è di nuovo emergenza con inondazioni, frane e allagamenti che hanno colpito in particolare la provincia di Catania”. Così Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota, sempre a proposito delle conseguenze di maltempo e alluvione sul litorale ionico.

“Molte immagini, con le auto trascinate dall’acqua e le strade trasformate come fiumi in piena – prosegue -, ricordano quelle già viste in Spagna nella recente alluvione che ha provocato oltre 200 vittime. Siamo vicini ai cittadini colpiti ed esprimiamo solidarietà a tutti gli uomini della protezione civile e dei vigili del fuoco impegnati in questo momento nelle difficili operazioni di salvataggio”.

“Bisogna intervenire nell’immediato – aggiunge – con uno straordinario impegno nei confronti delle amministrazioni comunali non lasciandole da sole. Questo deve farlo prioritariamente il Governo Regionale e il Ministro Musumeci che di quella regione ne è stato presidente.

Occorreva impegnarsi e attivarsi per ripulire gli argini dei torrenti e dei fiumi e soprattutto bisognava intervenire in anticipo promuovendo politiche di contrasto ai cambiamenti climatici, nella difesa della biodiversità e contro la deforestazione.

Il bacino del mediterraneo è sempre più colpito da questi fenomeni estremi conseguenza dei cambiamenti climatici, abbiamo dunque tutti noi la grande responsabilità di voltare pagine per il bene della nostra società”, conclude Antoci

Maltempo e alluvione: Schifani e Galvagno

Nelle scorse ore, sono intervenuti il governatore Schifani ed il presidente dell’Ars Galvagno.


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