OLBIA- Nel nuovo quartiere residenziale, vicino all’ospedale di Olbia, il giorno dopo l’alluvione la macchina dei soccorsi lavora a ritmo incessante. “Non avevamo né luce né telefoni e non sapevamo cosa stesse accadendo – racconta una donna che ha vissuto momenti di panico ieri sera a Olbia – all’improvviso abbiamo visto un’ondata arrivare verso le nostre case, sembrava un oceano di mare, ha spazzato via tutto trascinando via le nostre auto. Per fortuna siamo riusciti a metterci in salvo salendo ai piani alti della palazzina”.
Il salvataggio
Non ha esitato a sfidare la furia dell’acqua per attraversare la strada a nuoto e salvare la dirimpettaia, un’anziana che rischiava di morire annegata nella sua casa a Olbia. Protagonista una giovane tedesca che ieri sera intorno alle 18 ha salvato la vita all’anziana e al suo cane, portandoli al riparo nella sua casa, dove l’anziana, poi raggiunta dalla figlia, ha trascorso la notte. Nella stessa via salvata anche un’anziana disabile costretta a letto, grazie all’intervento di un vicino all’una di notte.
La disperazione degli sfollati
E’ tanta la disperazione degli abitanti di Olbia colpiti dalla alluvione. Mentre tentano di salvare il salvabile in una marea di fango che ha invaso le case del quartiere di Sant’Antonio, si sfogano: “Nessuno ci ha avvisato – accusa una insegnante – non si era mai vista tanta acqua a Olbia, ma se questa è una zona a rischio perché nessuno ci ha avvisato? Dovevano dirci da ieri di non uscire di casa. Io ero a scuola quando è successo il disastro e non potevo tornare a casa. Ora abbiamo perso tutto, chi paga i danni?”.
(Fonte ANSA)