Maltempo, sessanta famiglie sfollate - Live Sicilia

Maltempo, sessanta famiglie sfollate

Una giornata ininterrotta di pioggia, ieri, ha messo in ginocchio la città di Messina. Sessanta famiglie sfollate a Tremestieri, nella zona sud della città, a poche centinaia di metri dall’abitato di Giampilieri e poco prima di Scaletta, teatro l’1 ottobre scorso della tragedia che ha provocato 26 morti per la furia dell’acqua torrenziale che ha investito quel tratto di territorio e fatto franare la montagna. L’allerta della protezione civile, per tutta la giornata di ieri, quando su Messina ha continuato a piovere dalla notte precedente ha spinto le autorità comunali a disporre l’evacuazione per gli abitanti della costa messi a rischio dalla potenza delle onde. Proprio la furia del mare in tempesta ha causato il crollo della parte terminale della diga foranea al molo di Tremestieri. L’approdo che accoglie le navi traghetto del gruppo Tourist&Caronte, della Meridiano Lines e delle Ferrovie dello stato, è rimasto chiuso per tutta la giornata di ieri a causa del cedimento strutturale del cassone superiore del tratto di terminal dove è sistemato il fanale d’ingresso del porto. L’approdo era già danneggiato dal dicembre del 2007 quando la mareggiata del 26 dicembre aveva causato il cedimento del cassone sottomarino provocando l’abbassamento della struttura in superficie. La Capitaneria di Porto già in quella occasione aveva emanato l’ordinanza con la quale era stato imposto ai comandanti delle navi traghetto in entrata e in uscita da Tremestieri di manovrare a non meno di 25 metri dalla diga per garantire le condizioni di sicurezza nella navigazione. Dopo il definitivo dissesto del cassone sottomarino, il molo di Tremestieri è operativo a mezzo servizio. “Abbiamo riaperto il molo – spiega Filippo Arecchi, amministratore delegato della Terminal Tremestieri srl , società consortile che gestisce lo scalo a sud di Messina – solo per la parte di approdo che non è stata interessata dai danni della mareggiata. In questo momento è impossibile stabilire l’entità del problema strutturale a causa del mare torbido che impedisce ai sommozzatori di fare i rilievi e per questo motivo le manovre dei mezzi navali sono interdette. Certo era doveroso rispondere alle esigenze della città che non può ritrovarsi invasa dai mezzi pesanti come prima dell’avvio in servizio del molo di Tremestieri. E’ chiaro comunque – conclude Arecchi – che l’operatività è diminuita del 50%, per cui se prima partivano un centinaio di corse al giorno, in questo momento possiamo garantirne 50”. Un incidente quello al terminal di Tremestieri che arriva solo pochi giorni dopo che il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, nella qualità di commissario straordinario per la viabilità, ha firmato il bando per l’appalto da 80 milioni di euro che servirà all’ampliamento dell’approdo a sud. Nei piani annunciati da Buzzanca, si prevede l’avvio dei lavori dopo l’assegnazione dell’appalto entro questo stesso anno per concluderli in 36 mesi.


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