CATANIA – “Se non mi dai i soldi ti metto sotto con la macchina”. È una delle minacce che un 34enne catanese avrebbe rivolto alla sua donna. Lei, una donna straniera di 40 anni, però a un certo punto lo ha lasciato: ha capito di non poter vivere con un uomo violento e manesco.
Nonostante lui fosse disoccupato e soltanto lei lavorasse, avrebbe preteso di controllare ogni spesa della donna. L’avrebbe obbligata ad annotare quotidianamente tutto ciò che acquistava, anche un caffè.
La cattura
Ora i carabinieri lo hanno catturato e tradotto a Piazza Lanza. L’arresto è scattato ieri, quando i militari sono dovuti intervenire, avvertiti da alcuni automobilisti di passaggio. Lui l’aveva aspettata sotto casa, afferrata per il collo e spinta contro una ringhiera.
La centrale operativa ha immediatamente indirizzato le pattuglie sul posto, coordinando l’intervento con la massima rapidità per scongiurare ogni possibile pericolo per la donna. Giunti sul posto, hanno innanzitutto controllato le condizioni di salute della donna, tranquillizzandola e affidandola alle cure dei medici del 118.
Il racconto della vittima
A quel punto sono andati a caccia dell’aggressore. È stato un altro equipaggio a bloccare l’uomo. Lei lo ha denunciato. Ha detto che sin dai primi giorni di convivenza, lui avrebbe cominciato a offenderla e umiliarla, pretendendo denaro per l’acquisto di sigarette e minacciandola quando lei si rifiutava di dargliene.
In una occasione, l’avrebbe presa a pugni in faccia, causandole un trauma all’occhio e poi accompagnandola al pronto soccorso dove, dinanzi ai medici, l’avrebbe costretta a riferire di essere caduta accidentalmente.
La minaccia: “Ti taglio la faccia”
Tutte queste condotte vessatorie avevano saggiamente indotto la 40enne a interrompere la relazione e trasferirsi, ma lui ora l’avrebbe attesa in via Caronda, sapendo che a quell’ora la donna si sarebbe recata a piedi a lavorare, quindi, dopo averla raggiunta, le avrebbe urlato: “Ti taglio la faccia” e poi, con un gesto repentino le avrebbe messo le mani al collo, spingendola con forza contro una ringhiera.
Solo grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, giunti proprio mentre alcune persone stavano già tentando di bloccare l’aggressore, la situazione non è degenerata. Le accuse sono maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.