Paura di volare? Un problema che – secondo la Doxa – al giorno d’oggi, su scala nazionale, coinvolge oltre il 50% della popolazione. È per questo che l’Asl3, la Sac e la Wind Jet, in collaborazione con l’Istituto “Ferrarin” ed Elco Trony, hanno realizzato un progetto rivolto a tutti coloro che non hanno mai volato o che lo fanno con una certa inquietudine. Stamattina nella sede della direzione generale dell’Asl3, per la firma del protocollo d’intesa erano presenti il direttore generale dell’Asl3, Antonio Scavone, il direttore sanitario Asl3 Annunziata Sciacca, il direttore Amministrativo Asl3 Rosaria D’Ippolito e il referente del progetto per l’Asl3, dott. Carmelo Florio; il direttore generale della Sac Renato Serrano – che ha portato i saluti del presidente Sac Gaetano Mancini – e la responsabile del progetto per la Sac, dott.ssa Cettina Cambareri; il dott. Dario Catalisano, responsabile dipartimento Human Factor e Sicurezza volo, per Wind Jet.
«Sono tantissimi gli utenti che si rivolgono ai medici e al personale degli ambulatori di salute mentale e psicologica della nostra Azienda per risolvere la paura di volare – ha spiegato il direttore dell’Asl3 Antonio Scavone – è per questo che abbiamo pensato a un intervento terapeutico di gruppo per combattere l’aviofobia, che spesso tormenta anche viaggiatori che hanno la necessità di spostarsi frequentemente per motivi professionali. L’iniziativa coinvolgerà un team multidisciplinare, mettendo in campo diverse competenze, grazie anche a partner di prestigio quali Sac e Wind Jet. Si parte dalla conoscenza del proprio sistema vestibolare (percezione dell’equilibrio) passando dal trattamento psicologico del disagio o della paura di volare, alla conoscenza delle strutture aeroportuali che garantiscono la sicurezza fino all’esperienza di volo virtuale».
«Un progetto che assume grande rilevanza, soprattutto in Sicilia – ha spiegato Serrano – la “paura di volare”, infatti, può diventare un fattore davvero penalizzante per chi vive in una terra come la nostra dove l’aereo è sicuramente il mezzo più comodo, sicuro e veloce per spostarsi».
“Mamma ho preso l’aereo” partirà in via sperimentale il prossimo mese, per poi aprirsi al pubblico nel mese di giugno: il percorso integrato – che coinvolgerà gruppi di 10 utenti per 10 incontri – prevede una selezione in ingresso attraverso un colloquio psicologico con somministrazione di test e visita otorinolaringoiatrica con esame vestibolare. In seguito alla valutazione, l’utente a cui verrà individuata una patologia potrà seguire un trattamento individuale in ambulatorio, mentre gli altri potranno iniziare il percorso che comprende: 2 incontri di gruppo di trattamento psicologico, una visita guidata nella torre di controllo allestita all’interno dell’Istituto aeronautico “Ferrarin”, 3 incontri di gruppo di trattamento psicologico e tecniche di realtà virtuale, una visita all’interno dell’Aeroporto Fontanarossa di Catania organizzata dalla Sac, altri 3 incontri di gruppo di trattamento psicologico e, per finire, un volo di prova Catania-Roma-Catania insieme agli operatori del team per poter finalmente dire che «… la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare». Il progetto prevede inoltre un follow up a 6 mesi e a 1 anno per verificare l’eventuale ricomparsa della paura.
Gli utenti che parteciperanno al progetto dovranno pagare soltanto il ticket, per un costo inferiore a 100 euro. Per informazioni è attiva la segreteria telefonica al numero 095.7677208, gli interessati potranno lasciare il proprio recapito: saranno richiamati dagli operatori.