Manifesta 12 apre i battenti| Gli occhi del mondo su Palermo - Live Sicilia

Manifesta 12 apre i battenti| Gli occhi del mondo su Palermo

La Biennale d'arte contemporanea fa tappa in città fino al prossimo 4 novembre. FOTO

L'INAUGURAZIONE
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PALERMO – Centinaia di giornalisti accreditati, artisti che affollano le strade, mostre in giro per la città a prezzi modici e un cartellone fitto di appuntamenti fino al 4 novembre. Manifesta apre ufficialmente i battenti e Palermo si ritrova, di colpo, sotto i riflettori del mondo: la Biennale d’arte contemporanea, dalla natura nomade, dà il via al suo programma e regala al capoluogo siciliano una dimensione internazionale che da tempo mancava.

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E già gli esordi la dicono lunga sulla valenza di Manifesta. La conferenza stampa di apertura, che si sarebbe dovuta tenere alla Galleria Sant’Anna, viene spostata per il maltempo nella chiesa di Santa Caterina a piazza Bellini: un cambio fortunato, visto che il gioiello d’architettura mozza il fiato ai visitatori ed è forse il miglior biglietto da visita per la città. Una conferenza affollata come poche, tutta in inglese con traduzione simultanea negli auricolari, prima della serata al Teatro Massimo con la famiglia reale olandese e del grande evento a piazza Magione di domani sera. Un semplice antipasto del ricco piatto preparato dalla fondazione italo-olandese, creata per l’occasione e diretta da Roberto Albergoni.

Sotto le volte affrescate di Santa Caterina si alternano al microfono il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, la direttrice Hedwig Fieìjen e i curatori della Biennale, mentre giornalisti, artisti e visitatori stranieri guardano col naso all’insù le bellezze della chiesa. “Da capitale della mafia siamo diventati capitale della cultura, grazie a Manifesta e al sindaco Orlando”, dice l’assessore Cusumano che definisce Palermo “una città in trasformazione”. “A Palermo nessuno è immigrato, siamo la capitale dei diritti umani, in questi anni siamo cambiati come pochi”, gongola il Professore in un perfetto inglese. In prima fila il presidente del consiglio comunale Totò Orlando, il comandante dei vigili Gabriele Marchese, il presidente della commissione Cultura Francesco Bertolino, padre Bucaro, mentre grande assente è la Regione.

Ma la mattinata è tutta dedicata all’arte contemporanea, a una Palermo che cambia, che si riscopre bella negli occhi dei turisti e nonostante tutti i suoi problemi. Da giorni il centro storico è affollato di giovani, visitatori, semplici curiosi e domani sera, nell’ambito della giornata della musica, 500 artisti si esibiranno in tutte le piazze del centro animando la movida cittadina.

Manifesta però sarà anche altro. Venti le sedi scelte in città, dallo Zen a Pizzo Sella, dal Teatro Garibaldi a Palazzo Butera dei Valsecchi, dalla Kalsa ai Quattro Canti fino all’Orto Botanico, passando per l’arena Sirenetta a Mondello, e ancora la Costa Sud. Luoghi al di fuori dei classici circuiti d’arte e che ospiteranno 50 tra artisti e collettivi con un sistema diffuso di mostre, installazione, video, progetti letterari come “Il Giardino planetario” messo a punto dai curatori. Rifacendosi a Gilles Clement, Palermo viene pensata come un grande giardino in cui coesistono specie provenienti da tutto il mondo in un ecosistema perfettamente equilibrato: una metafora efficace della città, che richiama alle migrazioni e ai cambiamenti climatici che sono il tema centrale di questa edizione di Manifesta. Il tutto basato su uno studio sulla città realizzato da uno studio internazionale di Rotterdam, che guarda a Palermo da un punto di vista inedito ma partendo dal territorio.

Questa edizione, sponsorizzata da numerose aziende fra cui Sisal, è la dodicesima per Manifesta che dal 1996 a oggi ha toccato Rotterdam, Lussemburgo, Lubiana, Francoforte, Nicosia, San Pietroburgo, Zurigo e la Spagna. A Palermo l’intera manifestazione ha un budget di oltre 6 milioni di euro, di cui 3,5 messi dal Comune che spera di attirare centinaia di migliaia di turisti. Oltre al programma ufficiale, infatti, c’è anche un ricco cartello di eventi collaterali: una settantina di progetti, selezionati mediante bando.

Nessun biglietto gratuito, ma prezzi modici: i siciliani pagheranno 10 euro per tutti e quattro i mesi, oppure 20 euro per due adulti e tre minori, mentre per gli altri il costo sarà di 25 euro per tre giorni consecutivi. “Un modo per restituire qualcosa alla città”, spiega Albergoni. Ma i visitatori potranno contare anche su una App gratuita per muoversi e conoscere gli eventi.

LE REAZIONI

“Grazie a Manifesta, Palermo diventerà sede dell’arte contemporanea internazionale – dice il capogruppo Pd Dario Chinnici – Una manifestazione che darà lustro e visibilità mondiale alla nostra città. Sarà occasione di sviluppo economico, di promozione del territorio e di accrescimento culturale. Ringrazio l’amministrazione comunale che ha investito fortemente sulla cultura e quanti hanno collaborato e collaboreranno per la realizzazione di questo percorso”.

“Manifesta dimostra come Palermo stia cambiando – dice il capogruppo del Mov139 Sandro Terrani – orma è capitale dell’accoglienza, del turismo e della cultura, tutto grazie a Orlando. Registriamo positivamente il fatto che le iniziative si svolgeranno in tutta la città, periferie comprese: un’occasione di sviluppo economico, come dimostra l’aumento dei turisti e il fatto che gli alberghi siano pieni”.

 


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