Marina di Siracusa |I pm rispolverano i fascicoli - Live Sicilia

Marina di Siracusa |I pm rispolverano i fascicoli

"Abbiamo dei fascicoli che riguardano questa vicenda e stiamo cercando di capire se è il caso di attualizzarli", dice il procuratore capo.

Dopo l'inaugurazione
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SIRACUSA – Finisce in Procura il caso dell’inaugurazione della Marina di Siracusa, in realtà incompleta, senza collaudo, senza allacci di luce e acqua, senza possibilità di attracco per le imbarcazioni e con un pescaggio inferiore rispetto all’inizio dei lavori. Una riapertura parziale della banchina, avvenuta sabato alla presenza del sottosegretario Davide Faraone, che ha attirato subito polemiche anche per l’impatto mediatico suscitato dal servizio televisivo andato in onda su La7 nel programma “L’aria che tira”. Lì si sottolineava la presenza dell’imprenditore che ha eseguito i lavori, Carmelo Misseri, “arrestato a marzo e adesso rilasciato” nell’ambito dell’inchiesta romana sulle tangenti Anas. Ma l’interesse della Procura di Siracusa non sarebbe legato alla paventata reazione tanto del sindaco Giancarlo Garozzo, che ha annunciato richieste di risarcimento per danno d’immagine a La7, né dell’imprenditore, che avrebbe ritenuto lesa la propria immagine. Bensì la Procura di Siracusa starebbe verificando l’esistenza di nuovi impulsi a fascicoli già esistenti su quell’appalto: “Stiamo lavorando e stiamo studiando tutta la vicenda – ha confermato il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano – Di fronte a una cosa pubblica di questa portata stiamo cercando di capire se c’è materia per poter intervenire noi oppure no. Noi abbiamo dei fascicoli che riguardano questa vicenda – prosegue – e stiamo cercando di capire se è il caso di attualizzarli oppure no. Già in passato ci sono stati degli esposti”. Come raccontato da Live Sicilia sabato scorso l’inaugurazione è stata poco più che il taglio di un nastro e una passeggiata: l’altra parte di lavori, per un finanziamento complessivo di 28 milioni di euro, che riguardano il vicino molo Sant’Antonio sono ancora in corso e dovrebbero essere ultimati entro l’anno. Monta dunque l’interesse della Procura su questo appalto, e nel frattempo si sgonfia la reazione che il sindaco Garozzo aveva avuto dopo la messa in onda del servizio de La7 (“Chiederò risarcimento per danno d’immagine”). L’ufficio Legale del Comune, infatti, cui era stato dato mandato di valutare eventuali querele, visionate le immagini da una prospettiva giuridica comincia a parlare di “riguardare le cose a freddo e con oculatezza” e di “evitare di compiere degli errori e fare scelte che potrebbero rivelarsi dei boomerang”.

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