PALERMO – Marc Marquez spazza via la concorrenza, e porta a casa una clamorosa pole position al Gran Premio di Germania, in programma al Sachsenring. Il leader della classifica mondiale ottiene un tempo pazzesco, con Hector Barbera che sale in seconda posizione sfruttando proprio la scia del connazionale, e con Valentino Rossi che non riesce a fare l’exploit come in altri tracciati, ma riesce comunque a otenere la terza casella. Male, anzi malissimo, la Ducati di Iannone e il tandem composto da Lorenzo e Pedrosa.
La Q1 che ha luogo dopo la disputa del’ultima manche di prove libere, sembra essere ciò che serve a Jorge Lorenzo per trovare il feeling con la pista tedesca e con la sua Yamaha. Lo spagnolo riesce a scendere per la prima volta sotto il muro dell’1’22”, con le Ducati di Crutchlow e Petrucci che provano a seguire, ma non riescono mai ad impensierire il campione del mondo in carica. Il centauro ternano, però, a un minuto dalla fine, trova il miglior tempo, mentre il 99 finisce per terra durante quello che sembrava essere un giro pazzesco. Il britannico mette paura allo spagnolo, ma non riesce a sorpassarlo, per quella che sarebbe stata una beffa clamorosa.
Si passa così alle prove che valgono la composizione della griglia, almeno per quanto riguarda le prime dieci posizioni. I primi a staccare un tempo buono sono i due fratelli Espargaro, ma poi è Marquez a spaccare in due la pista del Sachsenring, seguito dal solito Barbera che segue la scia e ottiene il secondo tempo. Poi è Rossi a provare a scalare la classifica fino al terzo posto, mentre Lorenzo cade ancora una volta, uscendo così dalla top ten. Anche Iannone cade, e più in generale non trova ritmo. Il finale del turno è bellissimo: Marquez abbassa ancora il limite e si mette al sicuro in pole position, Barbera si accontenta di quanto ha ottenuto e Rossi chiude la prima fila. Petrucci, Pol Espargaro e Viñales compongono la seconda fila, mentre Dovizioso, Aleix Espargaro e Iannone sono in terza fila. Solo decimo Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e Yonny Hernandez.