MARSALA – Il Tribunale di Marsala ha condannato Ernesto Marinelli, un 29enne di Castelvetrano, a otto anni e un mese di reclusione per lesioni personali aggravate. La pena è stata inflitta per aver sferrato una coltellata al volto del suocero, Vincenzo Graffeo, provocandogli uno sfregio permanente. Lo riferisce l’Ansa.
Oltre alla condanna detentiva, Marinelli dovrà versare al suocero, che si è costituito parte civile nel processo, un risarcimento danni “provvisionale” di 20 mila euro.
L’aggressione a Marsala
Secondo l’accusa, Marinelli avrebbe aggredito il suocero il 19 luglio 2022, colpendolo alla guancia destra con un coltello da cucina dalla lama seghettata. La ferita inferta lascerà un segno indelebile sul volto della vittima.
Graffeo riportò anche altre ferite alle braccia e alle mani, probabilmente nel tentativo di difendersi dall’aggressione. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, i medici lo giudicarono guaribile in 30 giorni.
La richiesta del pm e la linea difensiva
Il pubblico ministero Giuseppe Lisella aveva richiesto una condanna più severa per Marinelli, invocando una pena di dieci anni e nove mesi di carcere. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Gianni Caracci, il quale ha annunciato che “a breve la Corte Costituzionale dovrà vagliare la legittimità di una pena elevatissima prevista per il reato, a seguito di ordinanze di rimessione di tre diversi tribunali italiani, che hanno sollevato questioni di legittimità in tal senso, ritenendo la pena manifestamente sproporzionata”.