Domani Catania riceverà una visita importante che ci riempie di orgoglio, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al Capo dello Stato ho chiesto di concentrare a Librino una larga parte della sua presenza nella nostra città a Librino.
Avrei potuto organizzare più facilmente una visita zone dove ci sono di certo meno criticità. Ma cogliendo anche la sensibilità del Presidente Mattarella, che voglio ringraziare, ho preferito mostrare non i gioielli di famiglia, ma i problemi di un quartiere che vuole a tutti i costi superarli con le grandi opportunità che sono innanzi a noi.
E’ nelle periferie – in quartieri come Librino, San Giorgio, San Giovanni Galermo, Nesima, Monte Po, solo per citarne alcuni – che si gioca il futuro della nostra città e dei nostri giovani. Ecco perché mi sono impegnato molto in questi anni per investire in quelle zone, con risorse e un’attenzione senza eguali: ci siamo battuti per aprire, per la prima volta nella zona Sud della città, gli istituti superiori omnicomprensivi che stanno consentendo ai ragazzi di quei quartieri di proseguire più agevolmente gli studi limitando la dispersione scolastica; abbiamo ottenuto i finanziamenti con il bando Periferie, sottoscritto con il Presidente Gentiloni poche settimane fa a Roma, per aprire il primo liceo a Librino alla scuola Brancati; abbiamo liberato il Palazzo di cemento dopo anni di estrema illegalità e nei prossimi mesi potremo consegnare cento abitazioni a chi ne ha bisogno e diritto; abbiamo consegnato i primi lotti di orti urbani, non solo per coltivare ortaggi e verdure, ma per una riqualificazione urbana e sociale del territorio; abbiamo ottenuto il finanziamento per realizzare la Spina Verde con parchi urbani, le piste ciclabili ed altre importanti opere; abbiamo sbloccato i lavori della Chiesa di San Giorgio, finalmente consegnata al quartiere dopo 10 anni di attesa; e poi ancora il Librino Express, il collegamento bus rapido con il centro città, il nuovo commissario di Polizia di Librino, l’Oratorio di Suor Lucia ristrutturato e riconsegnato. Senza contare l’imminente apertura dell’ospedale San Marco che ho seguito personalmente in questi anni insieme alle istituzioni catanesi e sanitarie.
Si tratta di opere concrete, non promesse, che di certo non cancellano tutti i problemi della zona Sud della città, le difficoltà sociali, la criminalità, le situazioni di povertà che nel nostro Paese toccano le grandi città. Ma segnano una decisiva inversione di tendenza non solo nella condizione di quel territorio, ma anche nella percezione che i catenesi devono avere delle periferie. Sono luoghi che possono rinascere, dove energie positive prendono vita: dalle parrocchie, alle associazioni, dalla Porta della Bellezza di Antonio Presti ai Briganti di Librino che non si arrendono e che aiuteremo da subito per il ripristino della club house distrutta dall’incendio di pochi giorni fa.
Questa inversione di tendenza, le opere realizzate e quelle in via di completamento, le energie migliori di Librino, sono ciò che faremo vedere al Presidente Mattarella. Un riconoscimento per Librino, per le periferie e per tutta la città di cui essere soddisfatti.
Enzo Bianco