Verrà presentato giovedì 24 alle 18, alla libreria Feltrinelli di via Cavour a Palermo “Matteo Messina Denaro: l’invisibile” (Editori Riuniti) di Giacomo Di Girolamo, la prima inchiesta organica e completa sul nuovo capo di Cosa Nostra e sulla mafia in provincia di Trapani.
Giunta alla seconda ristampa, la vicenda narrata inizia da una data precisa, il 26 aprile 1962, il giorno in cui nasce Messina Denaro. Di Girolamo racconta l’infanzia del capomafia, in una Castelvetrano di pietra, gli insegnamenti ricevuti dal padre Francesco, capomafia quasi leggendario e potentissimo alleato di Riina e Provenzano, l’evoluzione di un killer spietato (e con un’unica debolezza: le donne) che esprime tutta la sua violenza dapprima nelle guerre di mafia, fino a diventare uno dei registi della stagione delle bombe a Milano, Roma e Firenze del 1993.
È proprio in quella fase delicata, fatta di trattative a tutt’oggi poco chiare, che Matteo Messina Denaro diventa ufficialmente latitante e ottiene una sorta di investitura per guidare Cosa nostra da Riina in persona, che lo considerava il suo “gioiello”. Gestisce il traffico internazionale di droga. Sa fare soldi con le opere d’arte come con i rifiuti. Di sé dice: “Con le persone che ho ucciso potrei farci un cimitero”.