MAZARA DEL VALLO (TRAPANI)- Una scena raccapricciante. Una donna senza vita distesa sul letto, con il corpo pieno di lividi. Rosalia Garofalo, 52 anni, la notte scorsa sarebbe stata massacrata di botte fino alla morte, a Mazara del Vallo. La polizia ha fermato il marito, Vincenzo Frasillo, di un anno più grande. Ieri sera è stato lui stesso a chiamare il 118 per avvertire che sua moglie stava male. La procura di Marsala ha chiesto la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari. La donna in passato aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Alcune di queste denunce, però, alla fine era state ritirate.
MAZARA, LA VILLETTA IN CUI E’ STATA UCCISA ROSALIA – VIDEO/1 VIDEO/2
La coppia abitava in via Calipso. I vicini hanno raccontato di avere sentito delle urla provenire dall’abitazione. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori emergerebbe una storia di abusi e maltrattamenti.
Frasillo – disoccupatilo e pregiudicato per maltrattamenti – e la moglie erano sposati da trent’anni. Da alcuni mesi andavano avanti grazie al reddito di cittadinanza. L’uomo è stato sottoposto ad un lungo interrogatorio nella notte, alla presenza del suo difensore, al commissariato di Mazara del Vallo. Il sopralluogo della polizia scientifica e l’ispezione del cadavere, eseguita dal medico legale, avrebbero confermato che Frasillo avrebbe più volte picchiato selvaggiamente la donna negli ultimi tre giorni, senza prestarle alcuna assistenza o richiedere le necessarie cure mediche. A scatenare la violenza omicida del marito, secondo gli investigatori, sarebbe stata l’ossessione di essere tradito dalla donna.
“Mi tradiva con tanti uomini – ha detto Frasillo ai poliziotti – Io uscivo e loro, nascosti in campagna, entravano in casa. Ma l’ho picchiata solo lunedì”. Nella casa presa in affitto dalla coppia sono state trovate tracce di sangue in cucina, soggiorno e bagno. Il pubblico ministero di Marsala, Marina Filangeri, ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima.
Per tutta la notte i poliziotti, guidati dal capo della squadra mobile di Trapani Fabrizio Mustaro, hanno cercato prove e riscontri su quanto avvenuto. Le ferite, spiegano gli investigatori, sono numerose e coprono ogni parte del corpo. La coppia ha un figlio che vive all’estero. La donna ha due fratelli e una sorella, sentiti tutta la notte dagli agenti. Rosalia in passato aveva provato ad allontanarsi dal marito, trovando accoglienza in una comunità, ma alla fine era sempre rientrata a casa.