PALERMO – La segreteria studenti dell’Università di Palermo è stata presa d’assalto ieri pomeriggio da gran parte dei nuovi “ripescati” che potranno immatricolarsi alla facoltà di Medicina alla luce della sentenza del Tar che giudica illegittimi i test di ammissione. In tantissimi già ieri si sono recati in segreteria per formalizzare l’iscrizione. “Gli studenti che si sono iscritti regolarmente e hanno iniziato nei giusti tempi le lezioni hanno maturato una frequenza tale che permette loro di poter sostenere gli esami del primo semestre. Ciò ovviamente non è invece possibile per chi si trova ad immatricolarsi adesso dopo due mesi – spiega Alberto Panepinto, componente dell’esecutivo Udu – Ancora non si sono immatricolati tutti gli aventi diritto, le immatricolazioni potrebbero slittare fino a gennaio. Finché non ci saranno cifre certe non ci si potrà concretamente organizzare su come provvedere alla situazione straordinaria che è venuta a crearsi”.
Una situazione straordinaria poiché questi 350 ragazzi rappresentano al momento un esubero rispetto alle aspettative dell’Università palermitana. Per questo motivo l’Ateneo sta varando una rivoluzione didattica per far fronte ai numerosi studenti. In arrivo, infatti, le lezioni in streaming per consentire lezioni senza disagi di sovraffollamento delle aule.
“I nuovi immatricolati non resteranno tutti a Palermo ma confluiranno anche a Caltanissetta – spiega il delegato al numero chiuso dell’UDU Palermo Calogero Cacciatore -. Nel capoluogo nisseno, infatti, è presente un distaccamento della facoltà. Saranno i ragazzi stessi a esprimere una preferenza ma verrà anche tenuto in considerazione il punteggio ottenuto ai test di ammissione”. In questi giorni la segreteria continuerà ad essere presa d’assalto ed entro la fine dell’anno il numero dei ricorsisti potrebbe superare quota mille. Un numero notevole considerando i 325 posti messi a bando ad aprile.