Nello stesso giorno in cui in Italia l’immigrazione clandestina diventa reato, il cinema prova a gettare un ponte tra culture e popoli diversi, e lo fa a Palermo, con l’ avvio della quarta edizione del Sole luna fest, il festival internazionale di documentari sul Mediterraneo e sull’Islam che si terrà nel capoluogo dal 6 al 12 luglio alla galleria d’arte moderna, nel complesso monumentale di Sant’Anna. All’interno della rassegna, a ingresso gratuito, partirà una raccolta fondi in favore del missionario laico Biagio Conte.
Oltre venti pellicole in concorso per le due sezioni ufficiali, “Islam”, dedicata ai documentari inerenti usi, costumi e tradizioni di paesi del mondo islamico e “Il Mediterraneo”, dedicata invece a storie e problemi delle coste del mare. Sette i premi che verranno assegnati da una giuria presieduta da Oliver Watson, direttore del Museum of Islamic Art e proveniente dal Victoria and Albert Musuem di Londra. Tra i membri della giuria, Edoardo Ceccuti, direttore dell’archivio dell’istituto Luce, e Marco Bertozzi, studioso di riferimento del settore e autore del prestigioso testo “Storia del documentario italiano”. Il conflitto israelo palestinese, il dramma dell’olocausto, il desiderio di libertà, l’emarginazione e le mescolanze culturali e religiose sono i temi affrontati dai film internazionali, ma nella rassegna non mancano le storie dedicata alla Sicilia, come “Deaf Bikers”, del palermitano Domenico Mangano, viaggio misterioso e sensoriale attraverso una Sicilia vista con gli occhi di due motociclisti sordomuti. E ancora “Earthquake ’68, gente di Gibellina”, di Emanuele Svezia, racconto dolente della speculazione edilizia post terremoto e di una comunità che ha smarrito l’identità dei luoghi e che vive come un corpo estraneo la città museo e l’ambizioso progetto urbanistico.
Ad arricchire la rassegna, l’omaggio al regista inglese Christopher Nupen, che da anni documenta il lavoro di interpreti della musica classica come Zuckerman, Andrés Segovia o Metha, e la mostra dedicata all’artista statunitense James Turrel, “Terra e Luce, dalla Gurfa al Roden Crater”, che sarà inaugurata durante la serata di apertura del festival, al Sant’Anna e che si concluderà a settembre. Il progetto della mostra nasce dalla riscoperta del complesso della Gurfa, una serie di ambienti ipogei ricavati da una rupe di arenaria che si trova ad Alia, in provincia di Palermo.
Le esibizioni musicali di Mari Salvato, pianista -compositrice e unica allieva donna di Astor Piazzolla che il 7 luglio parlerà “della libertà della donna e del mare come mezzo di accoglienza”, dei “Radiodervish”, raffinato gruppo che riunisce la tradizione araba alla musica d’autore italiana, in concerto il 10, e dell'”Eyal Lerner and his multicultural Band”completeranno l’iniziativa promossa dall’associazione “Onlus Sole Luna Un ponte tra le culture”, in collaborazione con la Regione e, tra gli altri, la Sicilia Film commission e con, il patrocinio dell’Università degli studi di Palermo.