ROMA – Saranno gli iscritti al blog di Beppe Grillo a decidere la sorte di Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, i due senatori palermitani dissidenti dalla linea ufficiale del Movimento cinque stelle. Lo ha deciso l’assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati nel corso di una riunione di oltre due ore. Sul banco degli ‘imputati’ anche Luis Alberto Orellana e Lorenzo Battista. Anche per loro sarà decisiva la votazione sul blog del leader del M5S. “L’Italia ha un bisogno enorme di cittadini che sappiano sposare il rispetto per l’onestà col rispetto delle persone”, commenta stamani Campanella su facebook.
L’ultima parola, dunque, spetterà “alla base”, ai militanti. Saranno loro, con il voto online, a decidere se i quattro potranno continuare a far parte dei cinque stelle in Parlamento. Una decisione arrivata al termine di una riunione, andata in onda in streaming, in cui sono emerse diverse voci contrarie all’espulsione dei quattro. Tra queste quella del deputato messinese Tommaso Currò: “Sono contrario all’espulsione – ha spiegato -. Le opinioni delle minoranze non vanno soffocate. La verità non è di nessuno”. Una posizione condivisa da diversi deputati e che a tratti ha tarsformato il ‘processo’ ai dissidenti in un confronto chiarificatore interno alle truppe grilline di Montecitorio e Palazzo Madama.
Favorevoli all’espulsione i deputati siciliani Azzurra Cancelleri (“Dettano una linea politica che non è mai concorde con quella stabilita dal gruppo e la spacciano per quella del Movimento cinque stelle”) e Vito Crimi (“Ciò che facciamo ogni giorno viene continuamente demolito”). Della partita anche Riccardo Nuti, palermitano, ex capogruppo del M5S alla Camera, che ha accusato Campanella di volersi staccare dai grillini “per fondare un proprio movimento politico. La prova? Lo ha scritto lui stesso sulla sua pagina facebook”. Secca la replica: “Tutto falso”.
L’accusa ai quattro è quella di aver espresso continuamente posizioni diverse a quelle del gruppo e di aver messo in piedi un proprio ufficio comunicazione: “Ho nei costri confronti un forte senzo di squadra – è stata la difesa di Campanella -, tuttavia questo sentimento non è più forte da quello che sento nei confronti degli attivisti che sono fuori e da chi ci ha votato. A loro avevamo promesso che li avremmo informati in modo completo e totale, trasformando queste aule in stanze di vetro. Ritengo che tutto questo non lo abbiamo fatto”.