Messina, arriva Iginia: il taglio del nastro con il Ministro Giovannini - Live Sicilia

Messina, arriva Iginia: il taglio del nastro con il Ministro Giovannini

I sindacati hanno consegnato una lettera aperta dei lavoratori Blu Jet

MESSINA – Rete Ferroviaria Italiana si apre alla sostenibilità inaugurando questa mattina, nel porto di Messina, il traghetto Green – Iginia. La nuova nave del Gruppo Fs salperà da domani ed erogherà servizi per il trasporto di treni, passeggeri e merci tra Messina e Villa San Giovanni. Ha ottenuto la certificazione “Green Plus” da parte del Registro Italiano Navale che attesta il massimo step raggiunto nel campo della tutela ambientale. 

Testimonial speciale del taglio del nastro è stato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, insieme a Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e DG RFI, Giuseppe Marta, Direttore Navigazione RFI, Gaetano Armao, Vice presidente Regione Siciliana, Leonardo Santoro, Commissario Straordinario di Messina.

Iginia va a implementare la flotta RFI di navi fra la sponda peloritana e Villa San Giovanni, in compagnia della gemella Messina, di Villa, Scilla e delle navi Bluferries: Sikania, inaugurata lo scorso anno, la gemella Trinacria, in servizio dal 2018, Enotria, Fata Morgana e Riace. Il nuovo traghetto è stato costruito dall’Associazione Temporanea d’Imprese composta dalla mandataria T. Mariotti S.p.A. e dalla mandante Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio del Porto S.p.A. Ad essere investiti 57 milioni di euro, 7 dei quali presi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la tecnologia Green, che sarà avviata a partire dal prossimo mese di novembre.

La cornice polemica di sindacati e politica

In occasione di questo evento, i Segretari Generali di Cgil e Uil Messina – Giovanni Mastroieni e Ivan Tripodi – e i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti, Carmelo Garufi e Michele Barresi, hanno approfittato della presenza del Ministro delle Infrastrutture e hanno consegnato una lettera aperta dei lavoratori Blu Jet da due anni impegnati nella vertenza per il riconoscimento del contratto delle attività ferroviarie. “Siamo alla vigilia dell’undicesimo sciopero proclamato per il prossimo 19 marzo – dichiarano Cgil e Uil Messina – senza avere avuto dall’azienda pubblica Rfi alcun riscontro alle numerose richieste di incontro avanzate in questi anni e per questo abbiamo voluto sollecitare il Ministro a farsene promotore”. Secondo Cgil e Uil, l’arrivo di un nuovo mezzo è un fatto positivo ma nello Stretto di Messina servono subito regole certe per i naviganti e il rispetto dei diritti dei lavoratori. “La situazione risulta ancora più grave – denunciano -, visto che la controparte è una realtà pubblica”.

Pare che il Ministro abbia tagliato fuori dai suoi appuntamenti alcune associazioni, tra le quali Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno, che gli avrebbero voluto lasciare un documento sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ma non sono state le sole. “I parlamentari di Forza Italia sono stati gli unici esclusi, tra i movimenti politici che hanno ricevuto formali inviti”. A rimarcarlo è la deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano che tuona: “Per gli azzurri, invece, deputati nazionali e regionali, neanche una mail. Parlare con gli esperti e i cittadini, veri protagonisti dei disagi quotidiani di un mancato collegamento veloce tra Sicilia e Calabria, sarebbe stato certamente un momento di confronto positivo e di arricchimento utile a valutare scelte strategiche per lo sviluppo del Sud”. La parlamentare stigmatizza il gesto degli organizzatori che hanno mancato di considerazione. “Un evidente abbaglio per cui, magari, qualcuno dovrebbe chiedere scusa”. 

 

Tecnologia Green 

Iginia è Green non solo per il sistema di propulsione, garantito anche da due pacchi di batterie ricaricate dai pannelli solari già installati sulla nave o dalle prese di terra presenti nelle invasature; a bordo sono presenti anche innovativi impianti di trattamento delle acque di sentina e delle acque nere, per garantire una più efficace riduzione delle emissioni inquinanti. Tecnologie che permettono zero emissioni di CO2 e gas serra, sia in porto che nelle manovre di entrata e di uscita. Altamente tecnologiche e prestazionali sono anche le caratteristiche tecniche. Il sistema di governo è garantito da tre motori principali e tre propulsori azimutali a passo variabile, mentre due eliche trasversali ne consentono la massima manovrabilità. Dalla celata di prora, attraverso il ponte mobile, sono effettuate tutte le operazioni di carico/scarico di carrozze e carri ferroviari; gli eventuali mezzi gommati, invece, accedono al ponte di carico dal portellone di poppa e da quello laterale, oltre che dalla celata di prora. Lunga 147 metri e larga 19, ha una capacità massima pari a 27 carri ferroviari su 4 binari. Può ospitare 700 persone, compreso l’equipaggio. Massimo comfort anche per gli spazi interni, con un salone principale con sala bar da 339 posti a sedere, di cui 29 postazioni dedicate alle persone a mobilità ridotta, 7 postazioni per carrozzelle, 101 i posti a sedere nel salone di poppa e 198 nel salone aperto all’esterno.

Nuovi investimenti green

Inoltre, nell’ottica di offrire servizi di traghettamento sempre più Green, RFI si sta apprestando a lanciare la gara per la costruzione di un’altra nave implementata con tecnologie all’insegna della sostenibilità. La nave sarà adibita al trasporto di treni passeggeri e merci, e sarà utilizzata sulle rotte Messina – Villa San Giovanni e Sicilia – Sardegna. Investimento di circa 80 milioni di euro, di cui 9 da fondi PNRR per la doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica. In corso, invece, la gara da 60 milioni di euro per la costruzione di tre nuovi mezzi veloci con doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica, destinati a potenziare la flotta di Blu Jet.  

Perché si chiama Iginia?  

Il nome Iginia deriva dal termine greco “prospero, integro, in salute”. Figura della mitologia greca, figlia di Asclepio e di Epione, era venerata come dea della salute. Nella religione greca e romana era associata alla prevenzione dalle malattie e al mantenimento dello stato di salute. Eredita il nome dalla precedente Iginia, traghetto di RFI costruito nei Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti di Ancona, che entra in servizio il primo ottobre del 1969 per il trasporto di convogli ferroviari, autoveicoli e passeggeri nello Stretto di Messina, sulla rotta Messina – Villa San Giovanni. L’Iginia, gemella delle navi Sibari e Rosalia, era dotata di un ponte principale a 4 binari per una capacità totale di 378 metri lineari per il trasporto di 16 vagoni ferroviari. Dopo 46 anni di vita, di cui 44 in linea tra Sicilia e Calabria, la nave, soprannominata transatlantico per le sue linee e gli eleganti saloni, dopo aver effettuato l’ultima corsa fra Messina e Villa San Giovanni il 23 dicembre 2013, è stata definitivamente posta fuori servizio.

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