Messina, assenteismo allo Iacp |Quattro dipendenti ai domiciliari - Live Sicilia

Messina, assenteismo allo Iacp |Quattro dipendenti ai domiciliari

Un frame del filmato della Finanza

Indagine della Guardia di Finanzia. Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per oltre 50 ore di assenze ingiustificate in un mese. Complessivamente nell'operazione 'badge sicuro' sono indagati 81 dei 96 dipendenti dell'Istituto case popolari

MESSINA- Quattro arrestati, 54 denunciati con obbligo di firma e 23 semplicemente denunciati. L’accusa è falso ideologico e truffa aggravata allo Stato. Reati presunti commessi da 81 dipendenti dell’ IACP di Messina. 81 su 96. Una percentuale altissima di assenteisti, scoperti dalla Guardia di Finanza che lo scorso febbraio, per 35 giorni, ha monitorato, pedinato, accertato quanto accadeva nella sede dell’istituto autonomo case popolari.

Impiegati che abbandonavano le loro scrivanie per stazionare al bar, per fare shopping, per sbrigare faccende personali. Tutto filmato: spostamenti e complicità dei colleghi. Le telecamere di sorveglianza, infatti, poste all’interno dell’Iacp,in entrambi gli ingressi, mostrano impiegati che “passano” tre- quattro tesserini identificativi alla volta. Per favorire i “compagni di truffa”. Per essere, a loro volta, favoriti la volta seguente. 35 giorni di “intrallazzi” con il badge hanno fatto scattare le 4 ordinanze cautelari, richieste dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Antonio Carchietti.

Sono scattate anche ben 77 denunce. Stamani, all’Iacp, c’era l’appello per tutti coloro cui è stato notificato il provvedimento. Il colonnello Vellucci, comandante provinciale della Guardia Di Finanza, ha sottolineato come, “l’accertato assenteismo” di un tale numero di impiegati, inevitabilmente si ripercuota sull’attività d’istituto. I ritardi nella realizzazione di case popolari, tanto attese da famiglie che vivono in abitazioni fatiscenti, sarebbero riconducibili anche a simili illeciti comportamenti.Per i quattro arrestati, il gip Monica Marino ha disposto gli arresti domiciliari. Sono i quattro che, più di ogni altro, avrebbero “collezionato” ore di assenza dal lavoro, e più di ogni altro avrebbero favorito i colleghi, timbrando i badge al posto loro. Sono i quattro che hanno accumulato ore di assenza, in un mese, variabili dalle 50 alle 90. Rischiano, oltre al posto di lavoro, una condanna da uno a 5 anni di reclusione. Dovranno anche risarcire il danno patrimoniale prodotto all’istituto.


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