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Messina, Croce sospeso dalla carica di consigliere comunale

Il provvedimento della prefettura: interviene il sindaco
CORRUZIONE
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MESSINA – La prefetta di Messina, Cosima Di Stani, ha sospeso dalla carica di consigliere comunale della città dello Stretto Maurizio Croce, finito ai domiciliari nell’ambito di una inchiesta su un presunto giro di corruzione per alcuni lavori finanziati dalla Struttura regionale contro il dissesto idrogeologico da lui diretta.

Maurizio Croce sospeso anche da Forza Italia

La sospensione di Croce, che ieri era stato sospeso anche da Forza Italia, arriva ai sensi della legge Severino. Croce era candidato sindaco del centrodestra alle ultime Amministrative per Palazzo Zanca. oggi il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ha chiesto a Croce di dimettersi dalla carica di consigliere comunale “per rispetto della città”.

Interviene il sindaco

“Come sindaco della Città di Messina, che vede coinvolto il consigliere comunale Maurizio Croce, già sospeso dalla carica con provvedimento prefettizio, nell’indagine relativa al cantiere dei lavori di riqualificazione ambientale e risanamento igienico dell’alveo del torrente Cataratti – Bisconte, manifesto massima e totale fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, certo che la ricerca della verità sia sempre chiarificatrice di ogni dubbio”. Lo dice il sindaco di Messina Federico Basile.

“È importante evidenziare che il Comune di Messina, anche attraverso AmamSpa – aggiunge – pur non essendo direttamente responsabile del cantiere, ha ripetutamente sollecitato interventi correttivi e lavori risolutori per affrontare le criticità emerse dopo la realizzazione delle opere lungo il torrente Cataratti-Bisconte. La netta modifica del regime idraulico a valle dei lavori, ad esempio, scaturita dalle opere realizzate dall’appalto in questione, ha messo in allarme più volte il Comune per gli allagamenti consequenziali, tant’è che l’Amam ha chiesto informazioni alla stazione appaltante per interventi risolutivi per quanto riguarda gli scarichi non collettati, in termini di acque bianche canalizzate lungo la via Santa Marta”.

“Un’altra problematica segnalata dal Comune di Messina – aggiunge – riguarda il sistema di raccolta delle acque derivante dai lavori in questione, che ha richiesto diversi interventi da parte di Amam per prevenire episodi di allagamento nell’Hot spot ministeriale destinato all’accoglienza degli immigrati. Queste, come altre criticità sono state sempre comunicate anche per le vie brevi da parte del Comune di Messina che ha sempre mantenuto alta l’attenzione sull’appalto in questione”.


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