MESSINA – Il Messina continua a trincerarsi dietro il silenzio stampa per preparare al meglio l’importante sfida con il Monopoli, in programma sabato alle 14 al San Filippo. Match delicato, perché i 3 punti darebbero quel pizzico di serenità ad un ambiente scosso ancora dalla brutta gara con il Benevento, ma soprattutto da fattori extracalcistici. Il riferimento è ovviamente verso il processo sportivo che riguarda Arturo Di Napoli, con la Corte Federale che ancora non si è espressa in merito alle sorti del tecnico milanese, così come di tutti gli altri indagati. Nello specifico, ai danni di Di Napoli la Procura ha usato la mano pesante, chiedendo 4 anni di squalifica, ma il fatto che si stia aspettando tutto questo tempo per emettere il responso, fa aumentare i dubbi che le prove non siano così schiaccianti come si credeva alla vigilia.
Intanto lo stesso Di Napoli per la seconda settimana guida la squadra con questa consistente spada di Damocle sulla testa, che sta influendo anche sulle scelte di mercato sin qui inesistenti. Tornando al campo, il pareggio di Ischia va comunque preso con cauto ottimismo, perché ottenuto al termine di 90 minuti in cui il Messina non ha perso la testa, non dando mai l’impressione di poter perdere. Certo un colpaccio sarebbe stata la miglior cura per allontanare il ricordo delle streghe sannite, ma il calendario offre a Giorgione e compagni un’occasione da non fallire. Battendo il Monopoli si darebbe una bella scossa a tutto l’ambiente oltre che a fare dei passi importanti verso la salvezza anticipata. Attualmente il Messina si trova un po’ nel limbo della classifica, ad 8 lunghezze dal Lecce quarto e con 7 punti di vantaggio sull’Akragas quint’ultimo. Un limbo che però non deve demoralizzare nessuno, in quanto preventivato (e forse sperato) ad inizio stagione.