Messina prepara la festa | Cocuzza: "Sotto con il Ragusa" - Live Sicilia

Messina prepara la festa | Cocuzza: “Sotto con il Ragusa”

Il giocatore, alla sua seconda stagione e mezzo a Messina, si è detto emozionato per i 10mila che domenica hanno fatto tornare risplendere il “San Filippo”: ''Vedere tanta gente, una curva che sembrava una muraglia umana, mette davvero la pelle d'oca".

Serie D
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MESSINA – Si respira un clima di festa in casa Messina dopo il match di domenica scorsa al “San Filippo”. Il pareggio a reti bianche contro il Cosenza ha sancito – ufficiosamente ma non ancora matematicamente –  dopo cinque travagliate stagioni, l’uscita dagli inferi della serie D per la formazione allenata da mister Catalano. Tra i protagonisti in giallorosso Totò Cocuzza, che con i suoi sei gol ha permesso all’Acr di sbloccare gare in momenti cruciali della stagione, come la vittoria di Agropoli. Cocuzza, alla sua seconda stagione e mezzo a Messina, si è detto emozionato per i 10.000 che domenica hanno fatto tornare risplendere il “San Filippo”: ”Vedere tanta gente, una curva che sembrava una muraglia umana, mette davvero la pelle d’oca – ha dichiarato il palermitano al sito ufficiale della società -. Siamo felici perché, dopo cinque anni d’inferno, aver riportato tutta questa gente allo stadio è un motivo d’orgoglio per tutti noi. Io che ho vissuto anni davvero bui so cosa voglia dire soffrire e lottare per questi colori. Un’emozione che – ha concluso Cocuzza – mi porterò dietro per tutta la vita”.

Nel frattempo, il sapiente Catalano starà faticando e non poco a mantenere salda la concentrazione dello spogliatoio per il match che l’Acr si appresta a disputare questa domenica all’”Aldo Campo” di Ragusa. Senza guardare altri campi, la vittoria, nella penultima gara del torneo, significherebbe promozione diretta in Lega Pro. E allora si che Messina tornerebbe a tingersi di giallorosso, quegli stessi colori che per tanti, troppi anni sono colpevolmente stati lasciati negli scantinati delle abitazioni in attesa della rinascita, ma sempre quei colori che un gruppo di 300 irriducibili non ha mai riposto, mostrandoli, dopo “San Siro”, l’”Olimpico” ed il “San Paolo”, anche a Ribera, Acri, Serre Alburni, Paola, Palazzolo, Sant’Antonio Abate. Oltre che alla famiglia Lo Monaco, è giusto che la città destini a loro un meritato “Grazie”.


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