MESSINA – Per il Messina è arrivata l’ora della verità. I pelortani domani nel derby dello Stretto al San Filippo contro la Reggina non giocano solo per il campanile e per salvare la stagione, ma un intero progetto tecnico iniziato tre anni fa in Serie D e che tornerebbe al punto di partenza in caso di mancata vittoria. Si parte dallo 0–1 del “Granillo” firmato Insigne, che consegna a Nello Di Costanzo e al Messina la certezza di dover vincere per salvarsi esprimendo una prestazione diversa rispetto a quella di martedì: “Domani sarà un’altra storia – ha annunciato il tecnico campano – rivedendo la partita posso dire che la squadra non ha giocato male, ma è mancato il mordente per prevalere sull’avversario. I ragazzi non mi hanno deluso sotto il profilo della personalità – ha continuato – perché in una giornata in cui la squadra è sottotono siamo riusciti a rimanere uniti rischiando di subire poche volte il 2-0. Eccezion fatta per il pallonetto di Viola non abbiamo corso tanti rischi. Ad un certo punto ci può stare di limitare i danni in una gara come quella di martedì, però domani tutti quanti dovranno dare di più”.
Una sfida tattica del tutto inedita per Di Costanzo, che da quando si è risieduto sulla panchina peloritana per la prima volta è costretto a preparare una gara d’attacco: “Quando sono arrivato il primo obbiettivo era subire meno, trasmettere la capacità di reagire ad un gol avversario e ci siamo riusciti ad Aversa e a Benevento e lì abbiamo reagito Il risultato ci induce a fare la partita e del pareggio non ce ne facciamo nulla – ha commentato – Dopo Reggio la squadra era amareggiata, perché erano coscienti di non aver fatto ciò che avevamo preparato. Poi già in serata ci siamo detti che se diamo il massimo possiamo farcela, però ovviamente stiamo cercando di impostare una partita per arrivare più volte al tiro senza esporci alle loro ripartenze, perché hanno gente molto veloce e il gol di Insigne lo conferma”. Un punto di non ritorno professionale per Di Costanzo ma anche per molti componenti della rosa: “Questa gara è un passaggio fondamentale della mia carriera, questa ha un sapore particolare perché dopo un’escalation che mi aveva portato fino alla B questo evento mi permette a me ma anche a molti giocatori di rilanciarsi”.
Domani è probabile il ritorno alle due punte, con Giorgio Corona affiancato da Orlando che in campionato ha punito la Reggina sia all’andata che al ritorno. Nel 4-4-2 ballottaggio tra Ciciretti e Izzillo per l’out di destra con Mancini dall’altro lato con Nigro e Damonte in mezzo. In difesa non dovrebbe cambiare nulla rispetto a martedì con Altobello a destra e Benvenga a sinistra, con Enrico Pepe e Stefani centrali. Intanto prosegue la vendita dei biglietti che terminerà oggi alle 20: Superata quota 2.500.