Micari e la Commissione Antimafia | "È inutile, risultati prima del voto" - Live Sicilia

Micari e la Commissione Antimafia | “È inutile, risultati prima del voto”

Il candidato chiede indicazioni sugli "impresentabili" prima delle elezioni. La risposta di Fava.

REGIONALI SICILIA
di
2 min di lettura

PALERMO – “Cosa ci sta a fare una Commissione Antimafia se ci dice i risultati dopo il 5 novembre? Una Commissione Antimafia che ci dice che non è in grado di dare i risultati prima del 5 novembre è una commissione inutile”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Fabrizio Micari all’Ansa, che stamattina insieme a Leoluca Orlando ha fatto una passeggiata nel mercato storico del Capo a Palermo. “Come d’altra parte un presidente della Commissione Antimafia – ha detto riferendosi a Musumeci – che non è stato in grado di controllare le sue liste e dice che le ha viste sui giornali dovrebbe domandarsi ma che ci ho fatto a fare il presidente della commissione Antimafia”.

“Se dopo il 5 novembre si dovesse scoprire che c’erano due, tre, quattro persone impresentabili – ha detto Micari – che hanno preso 30 – 40 mila voti e proprio quei voti sono decisivi per fare vincere o l’uno o l’altro candidato che succede si annullano quei voti? Oppure diciamo sai che c’è non lo sapevamo in quel momento e le elezioni sono finite? Non serve a niente”.

Il sindaco, invece, se la prende con la sinistra che ha deciso di non sostenere il rettore di Palermo e candidare Claudio Fava. Orlando considera la scelta di rompere “un po’ miserabile”. “Micari è un candidato alternativo, professionale, ha competenza e passione. I siciliani mettano la mano nella coscienza quando andranno a votare, un candidato migliore di Micari non c’è – ha detto Orlando – All’indomani delle elezioni qualcuno si dovrà chiedere perché non l’ha sostenuto e soprattutto dovrà rassegnarsi a perdere perché lui sarà il prossimo presidente della Regione”.

E proprio il candidato della sinistra, Claudio Fava, risponde a Micari: “Rispetto a precedenti elezioni, la certificazione della Commissione antimafia è solo un atto notarile. Sappiamo nomi e cognomi di chi è candidato e ha precedenti giudiziari. Se Micari e Musumeci hanno deciso di metterli in lista, questo non riguarda l’Antimafia. Così come non passa per la legge Severino il tema dei candidati incensurati ma assolutamente impresentabili per ragioni morali, familiari, per frequentazioni e di contesto territoriale. L’unico che ha fatto nomi e cognomi sono stato io e per fare nomi non serviva l’Antimafia”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI