Come sempre ha parlato con schiettezza, con sincerità e senza peli sulla lingua. Fabrizio Miccoli è così, come in campo, senza schemi. Il capitano rosanero conferma di essere stato molto vicino agli arabi dell’Al Nasr, ma di avere fatto vincere alla fine il cuore: “Penso che rimarrò, ho un altro anno di contratto fino a giugno e poi vedremo – dice in conferenza stampa a Malles – con Zamparini non abbiamo parlato del prolungamento, ho sentito le sue parole, vedremo cosa succederà. Ci sono tante cose che vorrei fare ma non posso… Anch’io vorrei chiudere la carriera qua, però, ne parliamo sempre dopo, ma dopo quando? Ho avuto diverse proposte, sempre rifiutate, non ho fretta di rinnovare in questo momento”.
Miccoli rivela di essere stato ad un passo dall’addio: “Intanto ringrazio Zenga, perché voleva portarmi lì a tutti i costi. Ho avuto un bellissimo rapporto con lui, avevamo raggiunto l’accordo, eravamo sul punto di fare l’operazione, mi facevano due anni di contratto, non tantissimi, non avrei guadagnato cifre esagerate, però andavo perché vedevo un forte interesse per me. Poi il presidente ha fermato tutto, io poi sarei partito senza la famiglia, e credo di aver fatto la scelta giusta. Ero comunque davvero vicinissimo”.
Poi la botta: secca, precisa, sul rinnovo del suo contratto in scadenza il 30 giugno 2013: “Di Natale con Pozzo ha avuto due anni di contratto subito, senza problemi, mi aspettavo questo tipo di trattamento dal Palermo – dichiara Miccoli -. Non so ad esempio se a Federico (Balzaretti, ndr), verrà destinato lo stesso trattamento. Io sono il capitano del Palermo, darò l’anima quest’anno in campo, e poi a giugno vedremo cosa succederà. Non sono un tipo che gioca sul contratto, ci soffro perché mi aspettavo un trattamento diverso ma non per il contratto. Soffro la cosa che mi sarei aspettato un rinnovo subito per quello che posso dare ancora come capitano, in campo e fuori, insegnare ai giovani, ma non per i soldi. Io ho parlato col presidente e ci sono rimasto male perché vuole rinnovare a dicembre o gennaio per vedere come sto. Non è un problema mio questo, possiamo arrivare anche a giugno, forse non firmerò nemmeno, voglio andare in scadenza e a giugno vedremo come sto fisicamente, se ho ancora qualcosa da dare al Palermo. Potrei anche andare via da qualche altra parte oppure no. Io problemi di soldi non ne ho, problemi di rinnovare a tutti i costi non ne ho. Ho l’ultimo anno, spero di giocarlo bene, da protagonista, se io posso servire da aiuto ai giovani mi metterò a disposizione”.
Insomma, Miccoli è rimasto alquanto deluso, ma da grande professionista va avanti per la sua strada, senza prendere scorciatoie. Si parla anche del nuovo Palermo: “Abbiamo cambiato tanti calciatori lo scorso anno, c’era anche una situazione dirigenziale diversa, abbiamo cambiato tanti allenatori e spero di fare bene con Sannino per aprire un ciclo. Ho qualche chilo in più? Sì, il presidente dice sempre così, poi però faccio 16-17 gol l’anno. Forse se fossi andato a Dubai avrei mangiato di più col ramadam – ride -. Qui c’è un grande staff medico, sto mangiando e sto seguendo ciò che mi dicono loro”.
Il capitano rosanero dovrà fare da chioccia ai più giovani, tra questi c’è anche Dybala: “I colpi ce li ha, può fare bene. Certo, è ancora giovane, ma noi siamo qui per farlo crescere sicuramente, mi trovo bene con lui. Farà strada”. Infine una battuta sui tifosi: “I tifosi dobbiamo riportarli allo stadio, vogliono vedere attaccamento alla maglia, e credo che quest’anno possiamo fare bene. Sarà un anno difficile, ma spero che sia un’annata diversa da quella scorsa”.