PALERMO – La matematica tiene ancora in vita il Palermo ma in casa rosanero si inizia a pensare al futuro. In caso di retrocessione, sono tanti i giocatori che potrebbero dire addio. Tra questi c’è Fabrizio Miccoli, il capitano. Colui che a fine gara contro l’Udinese ha pianto come un bambino, colui che ha rinunciato a contratti milionari pur di vestire la maglia rosanero, colui che è l’eroe della tifoseria palermitana.
Eppure le bandiere non sventolano per sempre ed ecco che a fine stagione potrebbe consumarsi un divorzio che allo stato attuale sembra molto probabile. Il capitano in sala stampa ha giurato amore eterno al Palermo: “Voglio restare anche in B”, parole importanti, parole da capitano che non abbandona la nave che affonda.
Tutto quindi potrebbe continuare, la classica storia d’amore con il “to be continued…” finale, invece no, ci sono alcuni intoppi. Tra questi ostacoli c’è sicuramente l’ingaggio; Miccoli percepisce un milione e duecento mila euro, troppi giustamente per un’eventuale serie B. Ma Miccoli questo lo sa, è consapevole che adesso inizierà la spending review rosanero, con tagli e addii già scritti. Ovviamente ci sarà un incontro tra le due parti, una riunione che definirà tutto, che dirà se Miccoli sarà ancora o no il capitano del Palermo.
Zamparini intanto ne parla quasi quotidianamente: “Quando proporrò il nuovo contratto a Miccoli che è in scadenza – dichiara Zamparini – dipenderà da lui se accettare o meno. Faremo il budget e in base a quello decideremo. Miccoli è un giocatore importante. Il tetto salariale dipende dal traguardo che ci prefissiamo e dal budget. Non prometto di tornare in Serie A sin da subito, ma solo perché porta male”.
Tutto dipende anche dal nuovo progetto: se ci sarà sempre e solo Zamparini o se all’orizzonte ci sono nuovi investitori che potrebbero dare una mano al patron. In quest’ultimo caso cambierebbero tante cose. I tifosi stanno con Miccoli, hanno già gridato ad alta voce di volere ancora il capitano sotto la Nord. La palla passa quindi a Zamparini, si spera solo che non ci sia ancora una volta la classica telenovela estiva.