CEFALU’ (PA) – Il sindaco Rosario Lapunzina ha espresso l’intenzione di conferire la cittadinanza onoraria ai bambini, figli di genitori stranieri, nati a Cefalù. “Tale iniziativa – ha dichiarato il primo cittadino – intende sensibilizzare tutti per fare in modo che siano rimossi gli ostacoli che, ad oggi, limitano una concreta e compiuta integrazione dei bambini stranieri che vivono nella nostra cittadina normanna e frequentano le nostre scuole. Con questo gesto si vuole affermare la tradizione di Cefalù come di una città inclusiva che accoglie e promuove una serena integrazione e definisce la propria identità interculturale”.
Secondo il sindaco di Cefalù inoltre “è compito delle realtà territoriali locali che rappresentano lo Stato fare testimonianza e inviare un messaggio di indirizzo che possa agevolare un percorso che tenda a rimuovere gli ostacoli e i pregiudizi che si frappongono e allontanano scelte non più rinviabili. E’ necessario che lo Stato Italiano si doti di una Legge che, attraverso la concessione della cittadinanza italiana secondo il principio dello Ius Soli, dia attuazione formale a ciò che è già nei fatti e nella realtà del nostro Paese”.
L’amministrazione comunale ha chiesto al dirigente scolastico dell’Istituto “N. Botta” una collaborazione atta a consentire la realizzazione di un momento significativo volto a sensibilizzare la città sulle tematiche legate all’integrazione sociale, anche attraverso il coinvolgimento dei bambini della scuola primaria.
Una manifestazione pubblica, dal titolo: “Noi come voi…siamo italiani” si terrà, significativamente, in prossimità delle festività natalizie. In tale occasione sarà conferita la cittadinanza onoraria ai bambini, figli di genitori stranieri, nati a Cefalù nel corso del 2013.
Per l’occasione saranno invitati il Ministro per l’integrazione, Cècile Kienge, ed altri esponenti politici e della società civile, oltre ai ragazzi di tutti gli istituti scolastici della città. E’ prevista, inoltre, la proiezione del video realizzato da M. Bonafede L. D’Angelo,con il supporto dei disegni dei bambini dell’istituto Spinuzza.