CATANIA – Sentenza confermata per gli imputati del processo, stralcio abbreviato, scaturito dall’inchiesta Nebrodi condotta da Ros e Carabineri che ha permesso di scoperchiare il clima di terrore che si viveva tra i monti e i pascoli di quel ‘pezzo’ di territorio siciliano. Condanne e assoluzioni immutate, dunque, rispetto al primo grado . Inflitti 7 anni e 4 mesi di reclusione a Giovanni Pruiti, ritenuto dall’accusa il referente del clan Santapaola Ercolano per il comune di Cesarò (anche se va detto che già il Gup lo aveva assolto dal reato di associazione mafiosa). Sono 7 gli anni comminati ad Antonino Giordano Galati e a Luigi Giordano Galati, ritenuti colpevoli di due episodi di estorsione. Confermata la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione Carmelo Giacucco Triscari, accusato di estorsione. Assolti Giuseppe Corsaro e Salvo Germanà.
“Accolgo con soddisfazione la conferma dell’assoluzione del mio assistito per il reato di associazione mafiosa e per una estorsione aggravata”, è il commento dell’avvocato Michele Pansera, difensore di fiducia insieme a Stefania Rania di Giovanni Pruiti. “La sentenza di secondo grado che non accoglie l’appello dell’ufficio di Procura ripaga il lavoro difensivo. È la terza decisione – dichiara Pansera – conforme emessa dai Giudici di merito che si aggiunge a quella del Tribunale del Riesame e alla sentenza di primo grado. Attendo – conclude – di leggere la motivazione per ogni ulteriore valutazione processuale”.
Nel dispositivo si legge “che in riforma della sentenza emessa dal Gup la Corte d’Appello condanna Antonio Giordano Galati, Luigi Giordano Galati, Giovanni Pruiti e Carmelo Giacucco Triscari, in solido, al risarcimento dei danni in favore dell’associazione Antiracket e Antiusura di Troina che liquida in 5 mila euro”.