Minacce di morte agli agenti di polizia e addirittura il tentativo di pianificare un attentato al commissariato. E’ successo a Canicattì, nell’agrigentino, dove i poliziotti guidati dal commissario capo Francesco Sammartino hanno arrestato un pregiudicato del posto protagonista negli ultimi mesi di una lunga serie di condotte violente. L’indagato, dopo la convalida dell’arresto, è stato trasferito nella casa circondariale di Trapani. Tutto comincia, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, con con l’allontanamento lo scorso agosto dei figli minori dell’uomo, collocati in una casa protetta, in seguito ad una storia di maltrattamenti in famiglia. Da quel momento si è registrata una vera e propria escalation di violenze e minacce.
L’escalation di violenza
L’ultima in ordine di tempo lo scorso 9 ottobre quando, nei pressi di una stazione di carburante, l’uomo ha gettato della benzina addosso ai poliziotti minacciandoli di farli saltare in aria per poi fuggire e rapinare una passante. Episodio che si aggiunge all’esplicita minaccia di voler “trivellare di colpi” un agente di polizia ma anche alle persistenti richieste di denaro, con l’utilizzo della violenza, nei confronti dei commercianti di Canicattì. Nel settembre scorso – lo stesso – veniva denunciato per rapina e indebito utilizzo di carta di credito. “Una persona abbastanza pericolosa per l’ordine pubblico e la sicurezza di Canicattì e per questo – ha dichiarato il commissario capo Francesco Sammartino – ringrazio pubblicamente i comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza perchè, quando il soggetto minacciava i poliziotti, ci hanno mostrato solidarietà e collaborazione che purtroppo invece è mancata dalla cittadinanza. Spero che gli esercenti e l’intera città possa collaborare, da oggi in poi, con la Polizia di Stato”.