CATANIA – Il voto contrario delle commissioni. L’emergenza utilizzata come “alibi”. Una tempistica nell’approvazione degli ordini del giorno sempre in extremis. Le opposizioni hanno spiegato il loro no alla Presa d’atto e l’approvazione del Piano economico e finanziario (Pef) del Servizio di gestione dei rifiuti urbani periodo 2022-2025, con l’aggiornamento del biennio 2024-2025 redatto ai sensi del Metodo tariffario rifiuti, presentato dall’amministrazione comunale.
Per quella che è stata una seduta tutt’altro che balneare. Assise che in buona parte era collegata da remoto. E per una maggioranza allineata e coperta nel dare il via libera al Piano, le opposizioni come detto sono scese sul sentiero di guerra.
“Da adesso in poi, sarà opposizione: fatevene una ragione”, ha spiegato il capogruppo dei dem Maurizio Caserta. “Avevo deciso di astenermi ma l’intervento di qualche collega di maggioranza mi ha fatto cambiare idea: sono contrario”, ha rincarato Graziano Bonaccorsi. “Si vota un Piano che ha avuto il parere contrario delle commissioni”, ha specificato Giannina Ciancio.
L’esito del voto, alla fine, è stato: 22 favorevoli, 4 contrari, 2 astenuti e via libera al Piano.
Si chiude con il congedo dell’ormai ex assessore al ramo Tomarchio già in viaggio verso Palermo e gli scranni dell’Ars. Le sue dimissioni ufficiali arriveranno lunedì: al suo posto (come risaputo), il coordinatore comunale di Fi Massimo Pesce.