PALERMO – Nei guai sino finiti anche la madre e la compagna, ma è su Giovanni Sucato, 44 anni, che si concentrano le indagini dei carabinieri della compagnia di Misilmeri che stamani li hanno arrestati.
I militari, assieme ai colleghi dello squadrone Cacciatori, hanno fatto irruzione nella casa in cui vivono. Si parla di un controllo di routine, in realtà sapevano cosa cercare.
E hanno trovato Un fucile calibro 12 con matricola abrasa, una carabina calibro 4.5, un fucile calibro 9, due pistole modificate con canna perforata e prive di tappo rosso, una rivoltella calibro 22, una pistola semiautomatica calibro 7.65, un silenziatore e circa 300 munizioni di vario calibro. Erano nascosti nell’armadio.
Un arsenale che adesso sarà analizzato dagli esperti del Ris di Messina per scoprire se e quando le armi sono state utilizzate.
Si scava nel profilo di Sucato che ha dei precedenti per reati contro il patrimonio. Nulla che lo colleghi al contesto della criminalità mafiosa.
Preoccupa però la quantità di armi e munizioni che aveva nella casa dove vive con la madre e la compagna. Ora si trovano tutti e tre agli arresti domiciliari perché in attesa di chiarire il quadro il reato di detenzione illegale di armi viene contestato a tutti gli occupanti dell’immobile.