Molestie e aggressioni per strada| La mappa che spaventa le donne - Live Sicilia

Molestie e aggressioni per strada| La mappa che spaventa le donne

Cresce l'allarme in città dopo gli ultimi episodi di violenza. Nel mirino donne e adolescenti.

PALERMO – Una fermata dell’autobus, un parcheggio d’auto, la strada verso la scuola o addirittura un mezzo di trasporto pubblico. Luoghi che hanno fatto da sfondo a lunghi momenti di paura, durante i quali chi è finito nel mirino non ha potuto fare nulla per difendersi. Nella maggior parte dei casi era pieno giorno, ma è come se improvvisamente fosse piombato il buio, di sicuro nel cuore e nella mente. Le urla, le richieste di aiuto, le lacrime. Sono questi i denominatori comuni di donne e adolescenti che negli ultimi mesi in città sono state aggredite o molestate per strada a Palermo.

Si ricomincia così ad avere paura, a guardarsi le spalle, a rivivere tempi che sembravano ormai lontani. E a far crescere l’allarme sono episodi eclatanti, come quello che nei giorni scorsi ha condotto all’arresto di un 46enne, accusato di violenza sessuale nei confronti di una ventenne inglese. Mesi e mesi di indagini hanno permesso di individuare il presunto aggressore attraverso i video e l’esame del Dna: aveva adescato la ragazza in via Roma. A soli pochi metri dalla zona in cui i primi di febbraio a finire nel mirino è stata una studentessa del Magistrale. Ad afferrarla per un braccio e a palpeggiarla lungo la strada che conduce a scuola, a Ballarò, è stato un immigrato. Anche in questo caso la polizia ha immediatamente acquisito le immagini della telecamere della zona e sono tuttora in corso gli accertamenti.

L’occhio elettronico, implacabile e fondamentale dopo episodi del genere, è stato collocato a spese dei condomini, in un palazzo della zona di via Malaspina. Una reazione al caso che si è registrato la scorsa estate ai danni di un’adolescente, inseguita da un uomo fino al portone di casa e molestata. Una paura che conoscono bene anche le due studentesse prese di mira nei pressi della cittadella universitaria di via Ernesto Basile. L’incubo è durato più di una settimana, in azione c’era una baby gang formata da una decina di ragazzini con età compresa tra gli otto e i dodici anni. Le hanno inseguite, una delle due è stata circondata, bloccata e palpeggiata nei pressi della fermata dell’autobus.

Ma i casi si sono ripetuti in altre zone. Vicino ad un’altra scuola, per esempio. In via Fichidindia a Brancaccio, ad essere presa di mira è stata una tredicenne. Stava tornando a casa quando si è voltata ed ha notato un uomo che la inseguiva. Ha accelerato il passo, ma lui si è avvicinato e l’ha raggiunta. A quel punto l’ha fermata e si è abbassato i pantaloni. La ragazzina è per fortuna riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto, ma l’aggressore se l’è data a gambe in pochi istanti.

Proprio come i parcheggiatori abusivi che nel centralissimo piazzale Ungheria hanno palpeggiato la moglie di un automobilista che si è rifiutato di pagare: dopo le molestie hanno fatto perdere le loro tracce. L’allarme cresce da un capo all’altro della città e conferma un trend già a livello nazionale preoccupante: il 21 per cento delle donne italiane, infatti, ha subito abusi, stupri o tentate violenze nel corso della propria vita. Il quadro nero dell’Istat che si riferisce all’ultimo anno, parla di un totale che supera i quattro milioni di vittime.


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