28 Novembre 2018, 15:38
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PALERMO – Liquami e acque reflue a cielo aperto nella zona nord di Palermo e nelle borgate marinare. Oggi è il quarto giorno di allerta meteo gialla, e alla costante del maltempo si aggiungono variabili maleodoranti. Come a Mondello, dove dai tombini “impazziti” sgorga di tutto anche quando il meteo è favorevole.
“Dalla mattina di domenica 25 novembre abbiamo un serio problema ambientale” – denuncia Barbara De Luca, residente in via Perseo –. Tra via Castelforte e viale dell’Olimpo sgorgano liquami, con e senza la pioggia, per un guasto in via Ludovico Bianchini, allo Zen, in riparazione ma non in tempi brevi. I liquami fuoriescono copiosi e incontrollati tra via Perseo, viale Venere, via Castelforte e così via. Ci stiamo impegnando noi cittadini perché il Comune non si è minimamente attivato per contenere il rischio ambientale”. I disagi sarebbero dovuti a un guasto a due condotte che rilanciano i reflui depurati dall’impianto di Fondo Verde.
A rischio, secondo i residenti, la salute degli abitanti ma anche di chi è solo di passaggio: “Molte strade della zona sono strette e senza marciapiede – prosegue De Luca – e le persone devono obbligatoriamente passare sui liquami. Come se non bastasse, tutto ciò che fuoriesce dai tombini arriva davanti alla scuola elementare ‘Rosario Gregorio’, quindi i bambini lo calpestano e lo portano dentro la scuola. Se non è rischio ambientale questo…”. La cittadinanza si sta mobilitando per arginare il problema con le proprie forze: “Ora la vicenda è seguita dall’associazione Aiace e da un avvocato – dice De Luca – ma abbiamo anche scritto all’Asp e preparato un esposto da presentare ai carabinieri. Tutti sanno del guasto allo Zen e delle conseguenze, ma nessuno ci ha comunicato di essere all’opera per risolvere”.
“Non solo Amap ha fatto il massimo – dice Maria Prestigiacomo, presidente della società dei servizi idrici di Palermo – ma ha anche tempestivamente risolto: i lavori in via Bianchini sono finiti, e nel giro di qualche ora la zona di via Castelforte tornerà alla normalità. Capiamo i cittadini, ma se il problema è a monte, cioè l’assenza di recapiti d’acqua adatti, i liquami continuano a defluire fino alla riparazione. Sarebbe impossibile e inutile aspirare i liquami di Fondo Verde coi mezzi appositi, o far intervenire la protezione civile”. Insomma, Amap assicura: in situazioni del genere non ci sono alternative.
Nemmeno per i bambini della scuola Gregorio: “Se c’è un guasto, peraltro da noi diffuso a mezzo stampa – dice Prestigiacomo – non vadano a scuola o non giochino in strada per il poco tempo necessario al completamento dei lavori. Chi vive a Partanna e Mondello sa che sono zone particolari, e che i limiti sono dovuti a motivi ben più grandi di Amap e del Comune”.
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28 Novembre 2018, 15:38