“Ci son due coccodrilli ed un orango-tango… solo non si vede il sinacollanno”. Canticchiavo questa irriverente e ironica strofa, stamattina – mutuata da una nenia dell’infanzia e palermitanescamente modificata – mentre osservavo Mondello in un giorno di pioggia. Uno spettacolo magnifico di caos, fognature intasate, tombini che giocosamente zampillavano e, tutto intorno, un olezzo di qualcosa che non è elegante scrivere, ma di cui si può fornire un riferimento storico: ne parla il generale Cambronne in un celebre aneddoto.
Ero uscito da casa, preoccupato ma eroicamente pronto al peggio. I miei familiari mi avevano porto impermeabile e ombrello, manco fossero lo scudo e la lancia di un oplita spartano poco prima della mischia. “Ma torni?”, era la domanda angosciata. Una risposta scarna: “Intanto, spero di arrivare”. Il meteo annunciava precipitazioni sparse: muoversi da Mondello, col tempo al brutto – si sa – è sempre un’impresa da registrare negli annali.
Ed eccomi qua, nella brevissima differita di una emozionante diretta. Con lo zampillo marroncino dal tombino scoppiato. La carreggiata in fase di annegamento. Il ‘ciaffico’. L’acqua allo sportello, in una sorta di suggestione veneziana. E i tututun della macchina che vola su scaffe abissali, coperte dal liquame, dunque invisibili. Linea allo studio.
Ora, un panormosauro cattivo e diffidente come si comporterebbe? Se la prenderebbe col sindaco, ogni volta che piove, in riva al mare come altrove. E sarebbe un’ingiustizia crassa. Perché, il sindaco, ha altro da fare.
Deve, giustamente, propagandare ‘Palermo Capitale della cultura’. Deve, opportunamente, occuparsi della campagna elettorale, di qualunque campagna elettorale, cioè. Deve essere ovunque, a portata di selfie. Che c’entrano i tombini scoppiati e gli ingorghi? Come dite, anche nel resto della città tanti se la sono passata male, con gli allagamenti oceanici di via Imera, con un traffico da impazzire? E vabbè, panormosauri siete… Non lo capite che Mondello allagata, per esempio, è un’installazione culturale per Palermo capitale, etc etc? Un’opera d’arte contemporanea.
Portiamo pazienza, il futuro è radioso, il sole tornerà. Cantiamo tutti in coro, nell’intervallo tra una scaffa e una pozzanghera: “Ci son due coccodrilli…”.