PALERMO – E’ scomparsa. Sullo stesso luogo che Fia aveva trasformato nella sua casa, la lapide alla sua memoria non c’è più. Spariti anche i fiori, le candele accese. A scoprirlo sono stati i volontari che anche stasera avrebbero voluto fermarsi lì, dove il clochard è stato trovato senza vita un anno e mezzo fa.
Quella lapide in marmo era stata collocata proprio da loro, pochi giorni dopo la morte di Fia, davanti all’ex hotel Ponte di via Crispi, a pochi metri da piazza XIII Vittime. Un modo per ricordare il senzatetto che per anni, insieme ai suoi cani, aveva stazionato in quell’area dove c’è più nulla del passaggio di Fia, deceduto in una gelida giornata di dicembre vicino al suo cumulo di coperte e cartoni.
“Siamo esterrefatti – dice il presidente della Onlus “Gli angeli della notte”, Giuseppe Li Vigni – questo è l’ennesimo atto vile che avviene in questa città nei confronti dei più deboli e adesso, anche dopo la loro morte. Stasera sugli scalini in cui noi tutti ci fermavamo per rivolgere una preghiera a Fia, non abbiamo trovato né la lapide con la sua fotografia, né le candele. Non abbiamo idea di chi possa aver portato tutto via e se dovesse davvero trattarsi di un furto, diventa d’obbligo riflettere su quella che si sta trasformando in una emergenza sociale che non conosce confini”. Quanto successo è stato denunciato alla polizia.