PALERMO – “Non riusciamo ancora a crederci, sembrava un banale incidente, ma invece il nostro caro Pietro non c’è più”. Sono ancora sotto choc tutti i colleghi di Pietro Vella, vigile del fuoco di 61 anni, morto la scorsa settimana dopo essere caduto dalle scale nei locali della caserma di via Scarlatti.
L’incidente si era verificato martedì, durante il turno di lavoro. Poi il ricovero nel reparto Medicina d’urgenza e l’inatteso peggioramento, fino alla morte. Un decesso sul quale la procura vuole vederci chiaro, per questo è stata effettuata l’autopsia all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico, dove fino a stanotte si trovava la salma.
Stamattina è stata trasferita a comando provinciale per l’ultimo saluto dei vigili del fuoco al collega, che fino a poche ore prima del decesso era lucido ed era anche stato in grado di contattare alcuni amici tramite il cellulare. “Non credevamo le sue condizioni sarebbero peggiorate – dice chi conosceva Vella – anzi, pensavamo che lo avremmo riabbracciato presto”.
Dopo la cerimonia, con la presenza del fratello di Vella, sacerdote, il feretro è stato trasportato a Villabate, nella chiesa di San Giuseppe, dove sarà celebrato il funerale. Vella frequentava da sempre la parrocchia del piccolo centro alle porte di Palermo, dove aveva anche guidato gli scout.
“Era davvero una persona amata da tutti – dice il collega Pietro Di Vita – e per me era un fratello. Siamo increduli, non riusciamo ancora ad accettare quello che è successo”. Dopo la caduta, erano state rilevate una frattura alle costole e una lesione ai polmoni, ma le condizioni di Pietro Vella, assistente amministrativo contabile, sono precipitate. Lascia moglie e tre figli.