ROMA – Il padre del porno italiano è morto a Roma ieri, all’età di 60 anni. Riccardo Schicchi era malato da anni di diabete: la sua morte precoce è arrivata alla fine di un ricovero di diversi giorni all’ospedale Fatebenefratelli. Il decesso è stato confermato dall’ex moglie del fotografo e regista, Eva Henger.
Schicchi era nato il 12 marzo del 1952 ad Augusta, in provincia di Siracusa. Iniziò la sua carriera come fotografo, con reportage per il mondo, anche in zone di guerra, per “Epoca”. La svolta arrivò grazie all’incontro con Ilona Staller, la famosa Cicciolina: fu lei la protagonista del primo soft-porno italiano, diretto proprio da Schicchi nel 1979, “Cicciolina amore mio”. Quattro anni dopo fondarono insieme l’agenzia per modelle e modelli del mondo dell’erotismo, Diva Futura. Schicchi si riteneva un inventore, non soltando un regista, e in un periodo della sua vita si avvicinò al mondo della politica: entrò nel Partito Radicale di Marco Pannella, poi fu tra i fondatori del Partito dell’Amore, con capolista Moana Pozzi (scoperta sempre dal regista siculo).
Quest’estate il padre dell’hard italiano aveva subito un forte aggravamento del diabete mellito, la patologia di cui soffriva, entrando in coma ma riprendendosi. Era quasi cieco e negli ultimi mesi la malattia l’aveva spossato: Eva Henger, moglie dei suoi due figli Riccardino e Mercedes, di 17 e 21 anni, gli è stata vicina fino a ieri, nonostante i due non stessero più insieme.