Movida, chiusi per sette giorni il “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu” - Live Sicilia

Movida, chiusi per sette giorni il “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu”

Lo ha deciso il questore: lunedì notte erano ancora aperti e i clienti del Carpe Diem avrebbero lanciato petardi contro la Polizia locale

Erano aperti ben oltre l’orario di chiusura. Per questo il Questore di Catania ha sospeso, per sette giorni, le autorizzazioni per la gestione di due esercizi pubblici del centro storico, entrambi siti in via Antonino di Sangiuliano. Sono il “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu”, a seguito del controllo che si è svolto la notte tra domenica e lunedì scorso, attorno alle 2,05. Giunti sul posto, gli agenti delle Volanti – che erano lì su disposizione della Sala Operativa – hanno trovato entrambi i locali ancora aperti, ben oltre l’orario di chiusura, e, pertanto, hanno deciso di controllare per primo il locale “Di Bonu e Bonu”, dove c’erano circa 50 persone, intente a consumare bevande alcoliche, all’esterno del locale e una decina di persone all’interno del locale.

Durante le operazioni di controllo, gli agenti hanno notato che i clienti del locale di fronte, il “Carpe Diem”, dove si trovavano circa 40 persone all’interno e 50 all’esterno, avrebbero avuto un atteggiamento ostile e avrebbero cominciato a lanciare petardi verso le auto della Polizia Locale, sopraggiunta nel frattempo, per le contestazioni di competenza, mentre dall’interno del locale la musica era ancora alta, con le canzoni di un noto cantante neomelodico locale.

La situazione di confusione generale ha reso difficili le operazioni di controllo e l’identificazione degli autori del lancio di petardi, malgrado fossero giunti sul posto altri equipaggi, il cui intervento era stato richiesto per fronteggiare la situazione di grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Si tratta del secondo provvedimento di sospensione dell’attività, emesso dal Questore di Catania per entrambi i locali, che, soprattutto nei fine settimana, vengono segnalati per musica ad alto volume, assembramenti di persone, schiamazzi all’esterno, nelle ore notturne, creando allarme sociale.

Il provvedimento di sospensione risponde alla esigenza di tutelare l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini attraverso la dissuasione dei soggetti pericolosi o pregiudicati dalla sua frequentazione, e ciò indipendentemente da ogni responsabilità dell’esercente, avendo natura eminentemente cautelare e non sanzionatoria, al fine di far cessare una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio potrebbe contribuire ad alimentare o anche solo favorire.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI