Mozione di sfiducia| al sindaco Aloisi - Live Sicilia

Mozione di sfiducia| al sindaco Aloisi

La sfiducia si basa su motivazioni di "carattere politico, etico-morale e giuridico-amministrativo", come sottolineano i consiglieri.

MINEO (CT)- I gruppi consiliari d’opposizione “Per la città” (consiglieri Noto, Risuscitazione e Venuti) e “Gruppo Misto” (consiglieri Catania, Cutrona, Mandrà, Stuto e il Presidente del Consiglio Barbagallo) hanno protocollato la mozione di sfiducia al Sindaco Anna Aloisi che verrà discussa al più presto in consiglio comunale.

La sfiducia si basa su motivazioni di “carattere politico, etico-morale e giuridico-amministrativo”, come sottolineano i consiglieri.

“Dal punto di vista politico -spiega l’opposizione- il Sindaco Aloisi non ha una maggioranza in consiglio comunale che sostenga l’attuazione del suo programma: dei quindici consiglieri previsti, otto si trovano all’opposizione e 7 sono rimasti in maggioranza. Tale situazione provoca lo stallo dei lavori del Consiglio. Inoltre i continui ricambi all’interno della Giunta, la mancanza di una reale progettualità e unitarietà di azione politica da parte del Sindaco e degli Assessori, hanno caratterizzato questa legislazione per un lavoro fatto di improvvisazione e promesse non mantenute”.

Spiegano i consiglieri: “Dal punto di vista etico-morale, in seguito all’operazione dei Carabinieri denominata “Mondo di Mezzo”, anche conosciuta come “Mafia Capitale”, a dicembre 2014 inizia un terremoto nell’amministrazione della città che tocca il Sindaco in prima persona e tutti quelli che sostengono la sua amministrazione. Iniziano le indagini delle Procure sul Cara di Mineo, sulla gestione dei Sindaci del Consorzio “Calatino Terra di Accoglienza, sull’operato del duo NCD Castiglione-Aloisi alla guida di detto Consorzio e sul bando per l’assegnazione dei servizi all’interno del Cara (97 milioni di euro ). Il sindaco riceve un avviso di garanzia, assieme ai maggiori suoi sostenitori onorevole Giuseppe Castiglione, grande sostenitore di questa amministrazione già a partire dalla campagna elettorale, mentore politico del Sindaco e soggetto attuatore del CARA prima dell’arrivo della Aloisi; dott. Luca Odevaine, esperto dell’Avvocato Aloisi in qualità di presidente del Consorzio dei Comuni, arrestato già a dicembre 2014; dott. Paolo Ragusa, creatore e coordinatore del gruppo politico “Uniti per Mineo” che ha candidato il Sindaco, presidente dell’ATI che si aggiudica l’appalto del CARA di Mineo e di tutte le cooperative sociali a cui vengono affidati gli appalti del Comune di Mineo, che fanno parte del Consorzio Sol Calatino che lui presiede; architetto Marco Aurelio Sinatra, Sindaco di Vizzini molto vicino al Sindaco Aloisi in quanto presidente dell’assemblea dei Sindaci del Consorzio “Calatino Terra di Accoglienza” e coordinatore regionale degli SPRAR; Giovanni Ferrera, direttore generale del Consorzio tra Comuni, Calatino Terra di Accoglienza, stretto collaboratore prima dell’on. Castiglione e poi del Sindaco Aloisi”.

“Dal punto di vista giuridico amministrativo -concludono i consiglieri- sono trascorsi più di due anni dalla consultazione elettorale ed è possibile constatare come si siano disattesi anche i contenuti del programma con cui il Sindaco aveva vinto le elezioni, peggiorando le condizioni generali del paese e facendolo arretrare in ogni settore amministrativo”.

 

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