Ci ha pensato per giorni, passeggiando per le sue amate campagne di Pollina. Si è confrontato con famiglia e amici. Alla fine, Ciccio Musotto, politico di lungo corso, transitato nelle scorse settimane dall’Mpa all’Udc, ha preso la sua decisione. Quella di “fare un passo indietro”. In che termini lo spiegherà ai giornalisti lunedì in una conferenza stampa all’Ars.
“La cosa più ardua in politica resta quella di passare dalle parole ai fatti, fui il primo mesi fa a chiede a tutti i colleghi deputati di fare un passo indietro e di dimettersi, per arrivare al voto prima dell’estate e per dare un segnale di responsabilità e di cambiamento”, ricorda Musotto, che proprio da Live Sicilia lanciò e più volte riprese l’invito ai colleghi deputati a procedere a dimissioni di massa per porre fine all’agonia della legislatura.
“Il ruolo parlamentare è forse ancora più importante di quello di governo – scrive Musotto, che in questa legislatura ha ricoperto per quattro anni la carica di capogruppo dell’Mpa -, un parlamento ‘vivo’ per funzione, controlla e propone, legifera e regolamenta, l’esperienza necessaria per farlo deve anche prevedere il coraggio di cambiare”.
“La mia esperienza in politica e nell’amministrazione decennale della Provincia di Palermo – aggiunge Musotto -, spero abbia lasciato traccie positive di fattibilità, libertà intellettuale e concretezza nel dare riposte ad un territorio complesso come la Provincia di Palermo prima e la regione dopo. Oggi su questi presupposti ritengo, rispetto alle mie recenti battaglie, un gesto coerente e dovuto quello di fare un passo indietro”.
Per conoscere i termini di questo “passo” si dovrà attendere lunedì. Musotto da giorni meditava sull’opportunità di una ricandidatura all’Ars. Se come pare deciderà di non ripresentarsi, interromperà una lunga carriera politica che lo ha visto presidente della Provincia, eurodeputato e deputato regionale. Ma anche candidato sindaco, fuori dai partiti, capace di sparigliare il bipolarismo e portare a casa in solitaria il 18 per cento dei consensi negli anni d’oro del berlusconismo. Intelligente, pragmatico e sempre pronto alla battuta, Musotto si è più volte fatto notare per scelte controcorrente e fuori dal coro. Quella che annuncerà lunedì potrebbe davvero essere la più clamorosa.