PALERMO – L’idea del presidente della Regione di chiedere i poteri speciali assegnati dallo Statuto relativi a forze armate e forze di polizia non piace al Pd. Che commenta il ddl varato dalla giunta con sarcasmo. E se il capogruppo Giuseppe Lupo domanda se “siamo su Scherzi a parte”, Antonello Cracolici cita Totò con un eloquente “ma mi faccia il piacere!”.
“Leggendo certe notizie, anche in questo difficile momento, sembra di essere su ‘Scherzi a parte’: in Sicilia la Polizia di Stato, l’Esercito e tutte le Forze dell’Ordine stanno facendo un lavoro eccellente, dando prova di straordinaria professionalità come sta anche dimostrando la sanità militare a Troina. Per questo non ha alcun senso che Musumeci chieda nuovi poteri per coordinare le Forze di Polizia”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo dem a Palazzo dei Normanni in merito alla richiesta del presidente di Musumeci di applicare una norma dello Statuto regionale per controllare in Sicilia le Forze di Polizia e l’Esercito.
“Il presidente della Regione si preoccupi piuttosto di utilizzare i suoi poteri ordinari per provvedere a dotare il personale sanitario dei dispositivi di protezione individuale, i laboratori dei tamponi e dei reagenti, e gli ospedali Covid dei ventilatori necessari per il funzionamento della terapia sub-intensiva. Se il presidente Musumeci non si rende conto di cosa serve realmente al servizio sanitario regionale per combattere il coronavirus – conclude Lupo – allora vuol dire che il problema è serio”.
Antonello Cracolici osserva che “se per oltre 70 anni non si è data applicazione alla norma dello Statuto per conferire poteri speciali ai presidenti della Regione Siciliana pieni poteri in materia di sicurezza e di comando sulle Forze di Polizia, è stato per evitare che persone come Musumeci potessero scegliere la scorciatoia dell’ordine pubblico per non affrontare i problemi veri di questa Regione”. Così il deputato regionale palermitano del Pd. “Non sappiamo ancora se il nostro sistema sanitario è pronto per il picco che si attende per metà aprile – aggiunge Cracolici – se il personale più esposto, ad iniziare dal personale sanitario, sarà messo in sicurezza con dispositivi di protezione e tamponi, se ci saranno anestesisti, rianimatoti, pneumologi, infettivologi ed infermieri in grado di occuparsi delle cure, se ci saranno ventilatori ed ossigeno per garantire la sopravvivenza dei malati più gravi, se i medici di famiglia disporranno di protocolli di cura uniformi e di kit di sicurezza personale. L’elenco potrebbe essere lungo, eppure dall’inizio di questa emergenza a cosa ha pensato il presidente della Regione? Ad invocare l’esercito per le strade e la chiusura dei confini agli stessi siciliani”.
“Evidentemente – conclude Cracolici – Musumeci è appassionato all’idea di comandare eserciti e uomini in divisa piuttosto che governare la Sicilia. Se la situazione non fosse più che seria, si potrebbe reagire alla Totò: ‘presidente, ma ci faccia il piacere!’”.
Anche i renziani criticano la mossa di Musumeci. “Avevamo chiesto un clima di collaborazione fra tutte le forze politiche invece il Presidente Musumeci ha deciso di dedicarsi al propagandismo spicciolo e su questo terreno non lo seguiamo”. Così Luca Sammartino di Italia viva. E Claudio Fava del gruppo misto osserva: “Non riusciamo a comprendere, con tutta la buona volontà, il senso di una richiesta stravagante che serve solo ad avviare un lungo e complesso iter per poi mettere nelle mani del Presidente della Regione il controllo delle forze militari e di polizia stanziate nell’Isola. Musumeci lasci ai prefetti e agli altri organi dello stato ruoli e funzioni, e si preoccupi piuttosto di svolgere al meglio i compiti che spettano a lui”.