PALERMO – “Un progetto aperto che mette al centro la difesa del territorio e delle popolazioni”. È il progetto di ‘Siciliani per la Costituente’, il movimento nato oggi a Enna. Durante l’assemblea, alla presenza del governatore Nello Muumeci, sono state illustrate le linee guida organizzative e annunciate alcune iniziative, come “quelle per le accise tutte in Sicilia, la benzina a metà prezzo per i siciliani, con la modifica dell’art. 36 dello Statuto, ed il riconoscimento della insularità da inserire nella Costituzione, per cui è stata già avviata una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare, con il conseguente abbattimento dei costi per i trasporti di persone e merci”.
“C’è in atto in Italia un tentativo pericoloso di neo-centralismo da parte dei partiti tradizionali, a cui si è aggiunto anche il M5S, a danno delle periferie, degli enti locali e delle Regioni. Questo allontana il cittadino dai processi decisionali e rende ancora più profondo il divario tra paese reale e paese legale”, ha affermato il presidente della Regione. “La Sicilia non ha bisogno di elemosine o compassione – ha aggiunto il governatore e leader di #DiventeràBellissima – ma di vedere riconosciuto ciò che la Costituzione le ha assegnato. Ecco perché serve il rilancio di un nuovo autonomismo che non deve essere concepito in termini di sterile rivendicazionismo o di privilegio, ma come prerogativa dalla quale dobbiamo sapere fare uso e tesoro per recuperare il terreno perduto ed avviare un meccanismo di ricrescita del territorio”. “Ecco perché – ha spiegato Musumeci – sono venuto a salutare questo movimento che punta a rigenerare lo Statuto siciliano e su questo, pur da posizioni diverse, non c’è che da essere d’accordo. In particolare, se tutti gli autonomisti siciliani trovassero le ragioni e la voglia dello stare assieme, riusciremmo ad avere un grande potere di contrattazione con Roma e perfino con l’Ue. Spero – ha concluso il presidente della Regione Siciliana – che questo obiettivo possa essere centrato”.
“Siamo pronti – ha detto Salvatore Grillo, già deputato e fra gli animatori del movimento – a sostenere tutte le azioni del governo regionale che si muovono sulla direttrice degli interessi dei cittadini anche attraverso una mobilitazione popolare ricollegando i cittadini a quella Autonomia dalla quale si sono sentiti esclusi e traditi”. “Riteniamo indispensabile per ottenere questo risultato che nasca una classe politica siciliana che risponda a partiti siciliani – ha affermato Salvo Fleres, già senatore e tra i fondatori di Siciliani per la Costituente – occorre uscire dalle gabbie ideologiche e guardare esclusivamente agli interessi concreti della regione. Per troppi anni, a queste latitudini, il finanziamento di un tratto di autostrada è stato sacrificato a vantaggio della quarta corsia delle autostrade del Nord. Se la burocrazia non funziona, e fa bene Nello Musumeci a denunciare, la colpa non è certo di Roma e Milano, se gli imprenditori locali non fanno rete la colpa non è di altri, ma nostra. Ecco perché le tre parole su cui fondiamo il progetto sono: responsabilità, risorse e perequazione infrastrutturale”.
Al movimento hanno già aderito sindaci, amministratori e consiglieri comunali di diverse città siciliane.