21 Dicembre 2016, 06:11
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CATANIA – Un salasso. Non ci sono mezzi termini per descrivere quello che sono costretti a subire i fuori sede, studenti e lavoratori, per tornare a Catania a passare il Natale in famiglia. In molti, infatti, soprattutto chi lavora, non sempre hanno la possibilità di prenotare con largo anticipo, e sono costretti a farlo in zona Cesarini, quando le tariffe aeree schizzano verso l’alto. Arrivando anche a costare 500 euro per un volo interno, non certo internazionale, per raggiungere un’isola che, difficilmente si può raggiungere diversamente.
Abbiamo provato a prenotare un volo di andata e ritorno per le festività: lo abbiamo fatto il 19 dicembre con partenza giorno 23 dicembre e ritorno giorno 2 gennaio. Le città di partenza sono Roma, Milano, Torino e Genova. Da tutte spostarsi è costosissimo sotto le feste e con appena una settimana di anticipo. Ma ci sono significative differenze. Se infatti viaggiare da Roma costa come minimo 232 euro (con Ryanair) e si riesce a comprare un biglietto sotto i 300 euro – anche se per un volo Alitalia bisogna spendere minimo 327 euro – muoversi da Milano diventa una vera e propria impresa. Il minimo che si spende è circa 397 euro con la Flexflight, ma per chi ha esigenza di partire presto – alle 6 del mattino – o rientrare tardi in serata il prezzo sale, per arrivare a 448 euro.
Per la tratta Torino – Catania bisogna spendere 478 euro, con Blueair e Ryanair. Ma ci vogliono circa 600 euro per volare da Torino sotto le feste con altre compagnie. Infine, Genova. Qui, per chi deve prendere il volo per arrivare a Catania ci vogliono come minimo 492 euro, ma si passa subito a 508 con l’offerta successiva. Chi deve partire la sera non ha scampo: dovrà spendere 548 euro. Per tanti la metà dello stipendio.
Con il treno, i biglietti terminano prima e comunque questo viaggia fino a Reggio Calabria – perché si parla di treno, non di carro bestiame – per cui bisogna spostarsi a Villa San Giovanni, traghettare a piedi e poi prendere un mezzo per raggiungere Catania. Per un viaggio notturno con un Freccia argento si va da 100 a 194 euro. Per la tratta inversa, invece, con 50 euro si può trovare il biglietto.
Un problema di cui è consapevole l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi, che evidenzia come sin dal suo insediamento, stia lavorando per affrontare e risolvere questo problema. “Con Alitalia stiamo lavorando intensamente – afferma – e c’è la volontà di aumentare l’offerta, differenziarla anche a livello di tariffe e così, abbassare i prezzi”.
Più destinazioni, tariffe flessibili e maggiori voli, porterebbero già a un naturale abbassamento dei prezzi, come da leggi di mercato, anche se si potrebbe applicare anche in Sicilia la continuità territoriale, realtà in Sardegna. “”Per la continuità territoriale stiamo discutendo con Alitalia – precisa Torrisi – ma questa è una battaglia che va combattuta a livello istituzionale. Noi come Sac, la nostra parte l’abbiamo fatta, la facciamo e continueremo a farla perché, tra i nostri obiettivi, c’è il miglioramento della mobilità dei siciliani e dei turisti che viaggiano da e per Catania e Comiso”.
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21 Dicembre 2016, 06:11