Il valzer di versioni | nel pasticcio Humanitas - Live Sicilia

Il valzer di versioni | nel pasticcio Humanitas

Oggi Crocetta ai quotidiani fornisce un nuova spiegazione, attribuendo a una circolare ministeriale i motivi del cambio di rotta. Ma la giunta fin qui aveva parlato d'altro

La cronistoria
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PALERMO – Da una versione all’altra. I silenzi, gli imbarazzi, “l’approssimazione” per dirla prendendo a prestito un termine usato da Cracolici. I quattro giorni che hanno indebolito la maggioranza sul caso Humanitas meritano di essere riavvolti come un nastro. Perché diventano il manuale di un errore dopo l’altro. Che bisogna raccontare.

A partire dal primo comunicato ufficiale firmato Crocetta. E’ sabato 2 novembre e il presidente della Regione ostenta sicurezza: “Sono sereno, non ho alcun interesse nella sanità. Si tratta di una procedura che abbiamo ereditato dal precedente governo. Avevamo incaricato l’ufficio legale di svolgere approfondimenti, stiamo aspettando questo chiarimento giuridico, nel frattempo la delibera sul centro Humanitas è sospesa”. Crocetta avverte: “Nessuno pensi che si possa cogliere il governo in castagna”.

Sui giornali del 3 novembre la linea di Crocetta diventa quella ufficiale. Nessuno che abbia voglia di approfondire. Il caso è chiuso. Tranne che per i nostri cronisti. Incuriositi, quello stesso giorno, da una dichiarazione rilasciata a La Sicilia dall’amministratore delegato del Centro Humanitas, Giuseppe Sciacca, zio del deputato di Articolo 4 Luca Sammartino: “A settembre, dopo l’approvazione in giunta della delibera a luglio, l’accordo Regione-Humanitas è stato firmato”.

Una versione che smentirebbe clamorosamente quella dettata da Crocetta. E Livesicilia inizia a scavare. E scopre che la delibera approvata a luglio è immediatamente esecutiva, subordinata soltanto all’acquisizione della certificazione antimafia da parte di Humanitas. Poi scopre che allegata alla delibera c’è già la bozza dell’accordo tra Regione e Humanitas. Di più. Quell’accordo – lo rivela Accursio Sabella – sarebbe stato firmato ufficialmente il 5 settembre. Il nostro Antonio Condorelli scopre invece che i lavori per realizzare la nuova clinica a Misterbianco sono già iniziati: le ruspe lavorano a pieno regime, sono iniziati gli sbancamenti, consegna prevista tra due anni e mezzo. Chiara Billitteri, infine, tampina da tre giorni l’ufficio legale della Regione per farsi inviare la famosa richiesta che Crocetta avrebbe avanzato: lunedì questo documento doveva essere inviato alla redazione di Livesicilia nel giro di qualche minuto. Lo stiamo ancora aspettando.

La ricostruzione del presidente e dell’assessore Borsellino traballa pericolosamente. Ieri l’assessore alla Salute conia un neologismo amministrativo un po’ ardito: “La delibera di Humanitas è di fatto sospesa”. Ci pensa oggi Crocetta, sempre sui giornali che hanno finalmente dedicato qualche rigo all’Humanitas-gate, a dettare la nuova linea. Questo è quello che dichiara a Repubblica-Palermo: “Di fronte ad un privato che vuole investire 100 milioni di euro per ridurre i viaggi della speranza nel settore oncologico avevamo dato un’apertura, ma dopo il 5 settembre è arrivata una circolare ministeriale sulla nuova rete ospedaliera e quindi la bozza firmata con Humanitas non è operativa perché prevedeva una clausola che legava il via libera all’incremento dei posti letto. E comunque ritireremo la delibera”. Sul Giornale di Sicilia va oltre: “Per evitare ogni dubbio già oggi revocheremo la delibera”.

Ma come? Non aveva dichiarato che era tutta colpa del governo precedente? Non aveva già sostenuto, quattro giorni fa, che la delibera era sospesa? Non aveva chiesto chiarimenti all’ufficio legale? Ora, come per incanto, conferma che la Regione aveva “dato un’apertura” all’Humanitas, conferma la firma dell’accordo datato 5 settembre, conferma soprattutto che la delibera è pienamente esecutiva tanto da dover portare oggi in giunta un atto di revoca.

Un pasticcio. Che non sembra avere molte vie d’uscita. Perché bisognerà capire le intenzioni di Humanitas, sedotta e abbandonata dopo aver addirittura aperto il cantiere della nuova clinica. Bisognerà capire se il centro oncologico vorrà far valere i suoi diritti aprendo di fatto un contenzioso che i componenti della Commissione Sanità, terrorizzati da possibili danni erariali, non considerano per nulla infondato. Bisognerà leggere questa clausola che Crocetta annuncia di aver fatto scrivere sull’accordo del 5 settembre. Insomma, il caso Humanitas probabilmente potrà chiudersi oggi dal punto di vista politico (Crocetta ritirerà la delibera, l’Udc si dichiarerà soddisfatta, Articolo 4 dovrà fare buon visto a cattivo gioco) ma forse si aprirà una partita ancor più delicata.


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