Catania, colpi di pistola al capolinea per minacciare un autista Amts - Live Sicilia

Catania, colpi di pistola al capolinea per minacciare un autista Amts

Il conducente del bus aveva suonato il clacson

CATANIA – L’autista di un autobus dell’Amts (Azienda metroplitana trasporti e sosta) di Catania è stato inseguito da un cittadino armato di pistola. L’uomo avrebbe poi esploso un colpo d’arma da fuoco verso l’alto al capolinea di Nesima. A dare la notizia sono le organizzazioni sindacali cittadine. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e un’ambulanza del 118 che ha trasportato il conducente del veicolo, in stato di shock, all’ospedale San Marco di Catania.

Secondo la ricostruzione, l’autista si trovava con il suo mezzo – linea 628 rossa (circolare esterna sinistra) – in viale Lorenzo Bolano, questa mattina. Lungo la strada, ha incrociato uno scooter che viaggiava contromano rispetto al bus. Per questo motivo il conducente avrebbe usato il clacson all’indirizzo del ciclomotore, per segnalarne la pericolosità.

A quel punto, però, il guidatore dello scooter si sarebbe irritato e avrebbe iniziato un inseguimento dell’autobus municipale, durato fino all’arrivo di quest’ultimo al capolinea, nel parcheggio di Nesima. Lo scooterista avrebbe quindi iniziato a minacciare l’autista Amts, anche di morte, brandendo un’arma da fuoco. Prima di dileguarsi, avrebbe esploso un colpo di pistola in aria. A osservare la scena anche i colleghi dell’autista preso di mira.

Il commento della Uil

“Un altro intollerabile episodio di ordinaria follia ai danni di personale dell’Azienda municipale, denunciano i segretari generali di Uil e Uil Trasporti Catania, Enza Meli e Salvo Bonaventura.

I quali, insieme al segreterio territoriale con delega al Traporto pubblico Michele Bonvegna, aggiungono: “Alla vittima offriamo non solo solidarietà umana ma anche assistenza sindacale e legale. Alle istituzioni e alla stessa Amts ribadiamo, invece, la nostra richiesta di misure adeguate a tutela dei lavoratori che hanno più volte indicato nella mancanza di sicurezza una delle principali ragioni di malessere urbano“.

Il commento dell’Ugl

“Un forte campanello d’allarme per l’intero contesto della città di Catania”, lo definiscono invece il segretario provinciale della federazione Ugl Autoferrotranvieri di Catania, Giovanni Scannella, e il segretario aziendale, Angelo Maccarrone.

“È già di per sé assurdo che un qualsiasi impiegato del servizio di trasporto pubblico locale venga aggredito soltanto perché chiede e pretende il rispetto delle regole, soprattutto quando si tratta di salvaguardia della sicurezza per sé stesso, per gli utenti e per chi si trova in strada con altri mezzi”, dicono. “È però irrazionale – continuano – che si trovino in giro soggetti che non solo scorrazzano come gli pare e piace, ma che provano a farsi giustizia con la sopraffazione e, cosa ancor più preoccupante, tramite l’utilizzo facile di armi di qualsiasi genere”.

“Al lavoratore Amts esprimiamo la solidarietà, augurandogli una pronta ripresa, mentre chiediamo all’azienda – concludono Scannella e Maccarrone – di attivare tutte le misure indispensabili a tutela del suo dipendente aggredito, ma anche di proporre al Prefetto di voler valutare una convocazione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, nella certezza che la Polizia farà presto piena luce su quanto successo.”


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