CATANIA – “Il fatto non sussiste”. Con questa formula la terza sezione penale del Tribunale di Catania ha assolto i tre vigili urbani di Catania, Giovanni Gemellaro, Santo Calderone e Aldo Medolo dall’accusa di concussione, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Il Tribunale invece ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Gaetano Villa in quanto l’imputato è deceduto nel corso del processo.
Si chiude dunque con una sentenza di assoluzione la vicenda giudiziaria che nel 2011 portò agli arresti domiciliari gli esponenti della polizia municipale di Catania. Misura poi annullata parzialmente dal Tribunale del Riesame che aveva accolto (anche se in parte) il ricorso del collegio difensivo: l’avvocato Salvo Pace, difensore di Gemellaro, l’avvocato Sergio Chiarenza, che assiste Calderone, e gli avvocati Attilio Indelicato e Maria Elisa Ventura, legali di Medolo.
I vigili urbani erano stati accusati di aver sfruttato la loro posizione di pubblico ufficiale per ottenere denaro da alcuni ambulanti per evitare verbali e sanzioni. Un anno fa si era svolta la requisitoria del pm che aveva chiesto al Tribunale la condanna per tutti e tre gli imputati: 7 anni di reclusione per Gemellaro e Santo Calderone e 5 anni e 6 mesi per Aldo Midolo. Nel processo si era costituito parte civile il Comune di Catania. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.