Il giudice del Tribunale di Trapani, Franco Messina, ha assolto Gioacchino Lo Presti imputato per bancarotta. Era accusato di aver aggravato il dissesto finanziario della vecchia società, partecipata al 100 per cento dalla Provincia Regionale di Trapani, nata nel 2004 per conservare il livello occupazionale dell’ex IMAM, società che operava nel settore metalmeccanico e facente parte dell’indotto Fiat.
La vicenda
I settanta lavoratori furono assunti dalla Megaservice appena costituita, per lo svolgimento dei lavori di manutenzione delle infrastrutture provinciali, ma in quasi tutti gli esercizi finanziari la società riportò significative perdite per l’insufficienza delle commesse fornite dalla Provincia, l’unico ente per il quale la Megaservice poteva offrire i propri servizi. La Megaservice venne dichiarato fallita il 13 agosto del 2014 con un buco di quasi quattro milioni di euro, dopo essere stata ricapitallizzata nel 2010. Lo Presti era stato nominato al vertice della Megaservice nel 2008 dal Presidente della Provincia Mimmo Turano, ma dopo la nomina del commissario straordinario, l’ex magistrato Antonino Ingroia, l’ente nte diede mandato per “un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della partecipata, accusati di gestione scellerata.
L’avvocato: “Nessuna gestione scellerata”
“Abbiamo dimostrato, -spiega l’avvocato di Lo Presti, Baldassare Lauria – non solo l’insussistenza della contestazione “gestione scellerata” da parte di Lo Presti, ma fin’anche la serietà e l’oculatezza di quella gestione, che nonostante le avversità del mercato riuscì nell’arco temporale della sua gestione a recuperare quote di mercato e a ridurre le perdite”.