PALERMO – Un ruolino di marcia da attaccante consumato del nostro campionato e un fiuto sopraffino per il gol, eppure quella attuale è la sua prima esperienza assoluta in serie A. Ilija Nestorovski, attaccante macedone classe ’90 del Palermo, ha sorpreso tutti dopo questo suo inizio di stagione folgorante condito da tre reti che sono valse cinque dei sei punti che i rosanero di De Zerbi hanno in classifica. Cannoniere inaspettato, anche se le sue ultime annate in Croazia con la maglia dell’Inter Zapresic che ha condiviso nell’ultima stagione con l’attuale altra sorpresa Josip Posavec parlavano chiaro con tre titoli di re dei bomber consecutivi, anche se il primo a scommettere sulle qualità del 26enne nazionale macedone è stato il patron rosanero Maurizio Zamparini.
Il primo a prendersi una rivincita su pubblico e critica, che considerava l’attaccante proveniente dall’Est l’ennesima operazione fallimentare intrapresa con la collaborazione del consulente di mercato Curkovic, è stato proprio il presidente friulano che dopo la cessione di Alberto Gilardino all’Empoli, società rivale dei rosanero per la salvezza, nell’ottica di una riduzione del monte ingaggi del club siciliano aveva assicurato che ai rosa non sarebbero occorsi ulteriori rinforzi dal calciomercato per affrontare la stagione. L’arrivo di De Zerbi, che ha creduto da subito sulla fame agonistica di Nestorovski in area piccola, e l’esplosione della punta originaria di Prilep hanno poi fatto il resto.
I tre gol realizzati dal macedone, che nel fatturato generale del Palermo rappresentano il 75% di quelle messe a segno dall’intera squadra in sette giornate di campionato, dannno dunque la misura di quanto questa squadra dipenda dal numero 30 che con un gol ogni 150′ insegue i grandi bomber della nostra lega come Higuain, Icardi e Bacca, con sei reti messe a referto, e appena una dietro a campioni più quotati come Milik del Napoli e Immobile della Lazio. Il paragone che però fa maggiormente piacere ai tifosi del Palermo è quello con l’impatto avuto da Alberto Gilardino la passata stagione (un solo gol nelle prime sette giornate, ndr) e lo sfortunato avvio con l’Empoli di Martusciello con zero gol in cinque presenze.
L’unica pecca in questa prima esperienza in Italia Nestorovski la riserva però sul luogo in cui decide di andare in rete. Lontano dal ‘Barbera’ Nestogol, così come inizia a chiamarlo qualche sostenitore rosanero, è implacabile visto che, tranne che nella sfida di San Siro contro l’Inter, ha sempre timbrato il cartellino contro Crotone, Atalanta e Sampdoria. Nettamente opposto invece il trend casalingo con i match con Sassuolo, Napoli e Juventus chiusi con tre sconfitte e zero gol nella casella dei gol fatti e Nestorovski rimasto a bocca asciutta, subentrando in tutte e tre le occasioni dalla panchina senza riuscire ad incidere. Dalla gara col Toro al rientro dopo la sosta con le nazionali, dove il destino di Ilija propone ancora una volta una sfida con l’Italia per le qualificazioni ai prossimi mondiali, la punta rosanero proverà dunque a sfatare anche quest’ultimo tabù.