Botta e risposta Crocetta-Udc | "Non uso il manuale Cencelli" - Live Sicilia

Botta e risposta Crocetta-Udc | “Non uso il manuale Cencelli”

Rosario Crocetta

A Palazzo dei Normanni il vertice dopo il caso dei franchi tiratori all'Ars. Il governatore duro con l'Udc: "Poveri, hanno problemi". Secca la replica di Leanza: "Ha perso un'occasione per tacere". L'incontro è cominciato discutendo delle ultime nomine. Poi una pausa per il faccia a faccia ad altissima tensione con i precari. Infine, in tarda serata, la riunione di giunta per la riscrittura di bilancio e finanziaria.

tensione al vertice di maggioranza
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PALERMO – Non ha aspettato gli attacchi degli alleati, è stato lui a prendere l’iniziativa e a gettare sul tavolo i problemi interni alla coalizione che sostiene il suo governo. Rosario Crocetta arriva al vertice di maggioranza con toni tutt’altro che dimessi e preoccupati. Il governatore sceglie la linea dura e va subito al cuore del problema: la nomina dei nuovi assessori Stancheris e Sgarlata, oltre che quella di Antonio Ingroia alla guida di Riscossione Sicilia. Mosse che non sono piaciute all’Udc, ma anche a parte di Pd e dei Democratici riformisti. I segnali del malcontento sono arrivati ieri dall’aula: 12, franchi tiratori hanno messo in forte dubbio la nomina dello stesso Crocetta a ‘grande elettore’ per il Quirinale.

Il presidente della Regione affronta la questione di petto e dopo aver difeso la nomina di Ingroia, che negli stessi minuti veniva bocciata dal Csm, passa subito al’attacco: se qualcuno pensa che debba seguire una sorta di manuale Cencelli per tenere insieme la maggioranza – è stato il ragionamento di Crocetta, riferito da alcuni presenti – sappia che “non sono disponibile”.

Che non sarebbe stato un pomeriggio tranquillo, del resto, lo si era intuito dal botta e risposta tra lo stesso Crocetta e Lino Leanza, capogruppo dello scudocrociato a Sala d’Ercole. Problemi con l’Udc? “Ufficialmente no”, rispondeva il governatore ai cronisti poco prima di partecipare al vertice. Poi la stilettata agli uomini di D’Alia: “Poveri, se hanno problemi che ci possono fare”. Parole che provocavano l’immediata reazione di Leanza: “Crocetta ha perso un’occasione per tacere”. Uno scontro a colpi di dichiarazioni che è poi proseguito all’interno della stanza del governo, a Palazzo dei Normanni, dove è andato in scena il vertice di maggioranza, interrotto soltanto dal faccia a faccia tra Crocetta e alcuni precari degli enti locali (un incontro ad alta tensione, con molte urla, nel quale il governatore ha rassicurato i lavoratori dicendo che le risorse in bilancio ci sono e non ci saranno decurtazioni).  Leanza ha fatto notare che il numero dei voti mancati per Crocetta era tale (12 voti) che era impossibile pensare che provenissero tutti dallo stesso partito. I mal di pancia, insomma, sarebbero diffusi e distribuiti in tutte le anime della maggioranza, inclusa quella più vicina al governatore. Chiusa la parentesi, il vertice è ripreso. In prima fila, questa volta, l’assessore per l’Economia, Luca Bianchi, che ha esposto i contenuti della Finanziaria.

A tarda sera la riunione di coalizione si è trasformata, nei fatti, in una giunta ‘allargata’ ai capigruppo di maggioranza. Presenti anche dirigenti e funzionari del Bilancio. Obiettivo la riscrittura di bilancio e finanziaria, con alcune novità come il taglio delle spese per i teatri. I documenti contabili dovrebbero essere pronti nelle prossime ore e andranno subito all’esame della seconda commissione di Palazzo dei Normanni. Crocetta ha illustrato in prima persona le linee guida del bilancio agli alleati. I tagli previsti per le spese degli assessorati sono molto pesanti e si attestano intorno al 30-35 per cento.


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