Niente censura per Scavone | Stop alla mozione delle opposizioni - Live Sicilia

Niente censura per Scavone | Stop alla mozione delle opposizioni

Lungo dibattito in Aula, poi il voto: la maggioranza tiene.

PALERMO – Non passa la mozione di censura presentata dalle opposizioni nei confronti dell’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone. Al momento del voto dopo un lungo dibattito 25 sono stati i voti favorevoli, 34 i contrari alla mozione.

Antonino De Luca dei 5 Stelle, illustrando la mozione di censura, ha sottolineato gli errori e i ritardi nella gestione della cassa integrazione in deroga: “La Sicilia è stata protagonista di una cattiva figura”, ha detto, chiedendo risposte “per decine di migliaia di famiglie siciliane”. De Luca si è soffermato anche sulla vicenda dei 10 euro in più a pratica per i regionali, che ha suscitato clamore.

L’assessore Antonio Scavone nel suo lunghissimo intervento ha sottolineato la situazione di “emergenza” e di “straordinarietà”, citando dichiarazioni di vari rappresentanti istituzionali. “Abbiamo assistito a una polemica politica e giornalistica. Il 18 maggio la struttura che informa Giletti mette la Sicilia in seconda posizione. Trendonline il 21 maggio viene fuori con un’ulteriore graduatoria che vede la Sicilia a metà. Non vi è dubbio che abbiamo avuto un meccanismo che non ha tenuto conto dell’eccezionalità del momento”.

Scavone ha ripercorso le date della vicenda, parlando della “storia del bonus” come del “fattaccio”. L’assessore ha riconosciuto grande signorilità al dirigente Vindigni che poi si è dimesso dopo quella vicenda. “La fase delle istruzione delle 43mila pratiche è completamente conclusa”, ha detto l’assessore. Ma l’Inps oggi comunica che le pratiche transitate dalla Regione all’istituto sono 30mila (mille non pagabili per varie difformità riscontrate). Scavone ha detto che ci sono errori in diecimila istanze. Ed è stata avviata una seconda istruttoria “nella quale si stanno chiamando i consulenti del lavoro li si stanno accompagnando nella correzione delle pratiche”. Scavone ha anche respinto gli addebiti delle opposizioni su Ipab e concorsi nei centri per l’impiego. 

Dopo l’intervento dell’assessore si è aperto il dibattito d’aula. Tra gli altri, il deputato del Pd Nello Dipasquale ha attaccato il presidente della Regione Nello Musumeci presente in Aula: “Lei non ci ha saputo parlare di fase due quando la fase uno è stata fallimentare. Nessuno deve ergersi a giustizialista perché non ha le carte in regola per farlo né il presidente né altri”. Un passaggio che ha visto intervenire il presidente della Assemblea che ha richiamato il parlamentare. Per Giovanni Di Caro, 5 Stelle, “il popolo siciliano non si fida più di questo governo”. Pippo Compagnone ha difeso l’operato dell’assessore: “E’ sbagliato, non è corretto esasperare gli animi in questo momento drammatico”, ha detto. Vincenzo Figuccia parla di “sceneggiata” delle opposizioni. Marianna Caronia della Lega è intervenuta per sostenere la maggioranza. Giusy Savarino di Diventerà Bellissima ha detto che “lo sforzo di questo assessore e del suo dipartimento è stato massimo, malgrado una situazione di grande difficoltà e con strumenti non all’altezza”. Per il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo  in Aula si è assistito a “uno scaricabarile”. Per Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia, si sta cercando “un capro espiatorio” per gli errori del governo centrale: “Diciamo invece che in Sicilia siamo stati bravi a contenere il contagio”. Il capogruppo grillino Giorgio Pasqua dice di non aver avuto “risposte adeguate” dall’assessore. Antonello Cracolici: “Questo governo ha una narrazione che cerca sempre di individuare nemici. Per due anni e mezzo il presidente della Regione ha detto che tutto era colpa di chi c’era prima. Ho apprezzato quando il presidente della Regione ha chiesto scusa. Avrebbe dovuto fare lo stesso in quest’aula l’assessore”. Eleonora Lo Curto dell’Udc ha difeso l’operato del governo: “La nostra Isola è Covid free perché sono state messe in atto misure efficaci”. “Ho visto trasformare una mozione di censura in un encomio”, dice Claudio Fava, che avrebbe apprezzato “un atto di contrizione”. Tra le opposizioni non si è pronunciato in favore della mozione il gruppo di Italia viva. Anche il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone ha difeso l’assessore. 


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